Il 13 febbraio è apparso sul quotidiano La repubblica, un articolo che riguardava un caso di morte apparente.

La signora Grazia Bruno è morta il 6 febbraio scorso. Per sette giorni, però i figli non hanno voluto saperne di seppellirla. Secondo loro si tratterebbe solo di una morte apparente, perché a loro avviso non si sono presentati i segni del rigor mortis.

La donna era stata dimessa da poco dalla clinica "Torina" perché malata di tumore, a Villagrazia Parini, un paesino a 20 chilometri da Palermo.

Ad accertare il decesso è stato il medico di famiglia, seguito da altri sanitari, ma Francesco Passalacqua, primogenito Di Grazia Bruno non ne ha voluto sapere di organizzare i funerali, in quanto sosteneva che non si era ancora presentato il rigor mortis e il primo stato di decomposizione, "Mia mamma è viva ed aspettiamo solo che si svegli" afferma l'uomo.

Per sette giorni la salma è rimasta in una bara aperta nella casa di appartenenza, senza mostrare nessuno dei segni che normalmente compaiono dopo qualche tempo dal decesso.

Ieri, al noto programma condotto da Barbara D'Urso, Pomeriggio Cinque, in collegamento telefonico con la trasmissione c'èra proprio il figlio di Grazia. Ha raccontato di come tutta la sua famiglia si è opposta fervidamente al funerale della signora, ma le autorità li hanno minacciati di portare via la salma con la forza se non avessero acconsentito a chiudere la bara, e concludere così questa storia. Ieri mattina nella Chiesa della Madonna delle Grazie di Carini è stata celebrata la funzione funebre.

Durante la telefona il figlio della signora Grazia ha raccontato che oltre a non avere segni di rigor mortis e decomposizione, le guance della donna in alcuni casi si sono riscaldate, e in una occasione ha anche mosso gli occhi.

Secondo i medici però questi "episodi" sarebbero dovuti alla chemioterapia, a cui è stata sottoposta la donne nel precedente periodo.

Ad ogni modo i figli hanno dichiarato che porteranno il rimorso di aver seppellito la madre viva per tutta la vita.