Il drammatico caso della giraffa Marius ha sconvolto il web negli ultimi giorni, suscitando l'amarezza di tantissime persone e provocando grida di rabbia contro lo zoo di Copenhagen, struttura in cui la giraffa ha trovato la morte domenica 9 febbraio. Molte di queste persone indignate pare abbiano adesso aderito ad una catena di e-mail che sta facendo il giro della rete, una lettera aperta con le stesse parole inviata allo zoo danese, alle autorità nazionali e all'Unione europea.
"Vi scriviamo con ancora negli occhi le immagini di Marius, morto a causa della vostra superficialità e crudeltà'', pare siano queste le parole introduttive della lettera che vuole cercare giustizia sul web ed evitare che episodi del genere possano ripetersi.
Marius, giraffa di 18 mesi, era un animale perfettamente in salute. Ma nonostante ciò, lo zoo di Copenhagen ha portato a compimento il suo piano di morte domenica scorsa, abbattendo l'animale con un colpo di pistola in testa e arrivando, addirittura, a macellarlo in diretta, davanti ad una folla di persone e tanti bambini che hanno assistito alla scena raccapricciante come se si trattasse di uno spettacolo normale. Se le intenzioni alla base dell'inspiegabile gesto erano quelle di evitare riproduzioni tra parenti e garantire lo spazio e le condizioni di vita della stessa specie all'interno del giardino zoologico, è vero anche che le soluzioni potevano essere tante, visto che molti zoo si erano offerti di prendere l'animale "in più".
Petizioni e appelli non sono bastati però per salvare la vita alla giraffa e adesso c'è chi prova a portare avanti una battaglia di civiltà e giustizia. Il caso è arrivato anche al Parlamento europeo, visto che l'eurodeputato Andrea Zanoni (PD), vice Presidente dell'Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali, ha ritenuto di dover scrivere al Ministro danese per l'Alimentazione, l'Agricoltura e la Pesca della Danimarca Dan Jørgensen per chiedere che un gesto del genere non resti impunito.
Intanto, altre brutte notizie scuotono gli animi perché pare che un altro esemplare di giraffa ospitato in uno zoo danese, che per ironia della sorte si chiama Marius, rischi l'esecuzione. La battaglia sarà lunga, ma doverosa, perché, come scritto nelle lettere aperte della catena "non ci siano più Marius né da voi né in altri luoghi come il vostro".