Due nuovi indagati nel processo Costa Concordia. Il tribunale di Grosseto ha aperto un fascicolo sul custode giudiziale della nave Franco Porcellacchia e del consulente di Costa Crociere, il comandante Camillo Casella. Il reato ipotizzato dalla procura è quello di frode processuale.

Il mistero del generatore

I due sarebbero saliti a bordo del relitto il 22 gennaio, vale a dire il giorno prima del primo sopralluogo disposto dagli inquirenti. Ad accompagnarli una terza persona sulla cui identità sono in corso gli accertamenti. Porcellacchia e Casella avrebbero violato alcune zone della nave interdette all'accesso, violando i sigilli apposti dall'autorità giudiziaria, apportando modifiche allo stato dei luoghi.

Secondo il gip di Grosseto, Marco Bilisari, i due avrebbero agito per alterare i dati del successivo sopralluogo: l'ipotesi di una svista o di un errore di superficialità è ritenuta inverosimile.

Casella avrebbe apostrofato i periti del processo in corso, sostenendo che l'indagine processuale non era l'unica in corso, e che lui intendeva salire a bordo per vedere il generatore d'emergenza e testare il sistema elettrico.

Ma il GIP non vuole sentire ragioni e per i due indagati scatta il divieto di dimora nell'Isola del Giglio

I dubbi del Codacons

Il Codacons insorge e in un comunicato rivendica la richiesta, reiterata più volte nel corso degli ultimi due anni, di apporre sigilli al locale del generatore d'emergenza, al ponte di comando e ad altri luoghi della nave.

Mesi fa l'associazione ha presentato denuncia sui file relativi ai test di manutenzione del generatore, che a detta, di Codacons, sarebbero stati falsificati.

Ma il tribunale ha sempre rigettato le istanze di Codacons, compresa la richiesta di revoca dell'incarico ai periti colpevoli, secondo l'associazione, di negligenza riguardo gli accertamenti alle centraline degli ascensori

Schettino torna al Giglio

Intanto il tribunale di Grosseto ha concesso al comandante Schettino di poter effettuare un sopralluogo a bordo della nave. Il comandante e i suoi legali sono partiti da Porto Santo Stefano a bordo dell'ultimo traghetto sarebbero già al Giglio.