E' successo a Cava dei Tirreni in provincia di Salerno, il protagonista è il rettore del santuario di Sant'Antonio e San Francesco, Fra Gigino Petrone, che è stato citato in giudizio e tra pochi giorni dovrà presentarsi avanti al giudice Passaro del Tribunale di Salerno.

Il reato di cui stiamo parlando è "abuso della credulità popolare", fa riferimento ad un episodio successo all'interno del santuario e cioè, il Bambinello lì presente, aveva iniziato a versare lacrime di sangue, attirando così la curiosità di tantissimi fedeli che hanno iniziato a frequentare in modo assiduo la chiesa.

Tutto questo ha portato tantissime persone a recarsi presso il santuario e ovviamente sono aumentate le offerte che venivano lasciate al Bambinello; ma qualcosa non quadrava, le lacrime secondo alcuni avevano preso direzioni strane così, è stato incaricato un docente di Fisica per esaminare il caso e questo avrebbe riscontrato anche alcuni schizzi verso l'alto; va bene credere ai miracoli di Gesù ma, che pianga pure verso l'alto ci sembra un po' assurdo.

Dopo tutti i rilievi effettuati, il sangue è stato analizzato e quello che è venuto fuori ha fatto infuriare tutta la popolazione e tutte quelle persone che ci avevano creduto; infatti dai risultati si evince che non solo il sangue non ha seguito la normale forza gravitazionale (come se il sangue fosse stato spruzzato con una siringa senza ago) ma si tratta di sangue umano.

La chiesa dovrebbe dare l'esempio, non dovrebbe approfittarsi della fede.