Succede alla Scuola media di Ancona dove, una professoressa si rivolge ad un'alunna chiamandola cicciona napoletana e, la ragazza ferita nell'orgoglio, non ne vuole più sapere di mangiare tanto da perdere 9 chili in 10 giorni.

Alla fine delle lezioni, poco prima del suono della campanella, la giovane ha perso i sensi ed è svenuta davanti gli occhi dei compagni che si sono spaventati e hanno subito chiesto aiuto; è stata portata in ospedale dove i sanitari che l'hanno visitata, hanno confermato che il malore era stato causato dalla dieta troppo drastica alla quale la ragazza si stava sottoponendo.

La mamma della giovane l'ha subito raggiunta in ospedale, si era accorta del comportamento strano della figlia ma lo aveva collegato a qualche piccolo problemino adolescenziale: invece, quando le è stato spiegato quello che era successo qualche giorno prima, ha deciso di prendere provvedimenti e di denunciare l'insegnante. 

In realtà l'offesa non è stata diretta, ma la ragazzina era venuta a sapere che la sua professoressa, quando parlava con altre persone, per riferirsi a lei la catalogava con il soprannome di "cicciona napoletana"; da quel giorno aveva deciso di digiunare e non toccare più cibo fin quando non avrebbe perso tutti i chili di troppo ed il suo intento era quello di arrivare addirittura a pesare meno di quello che dovrebbe essere il suo peso ideale.

La giovane però era riuscita a confidarsi con il vice preside della scuola, un insegnante di religione che aveva deciso di accertarsi della vicenda prima di prendere provvedimenti. 

Non è ammesso un comportamento del genere da nessuno ma soprattutto da quelle persone che l'educazione dovrebbero perfezionarla, a quanto pare però qualcuno ha bisogno di ripetizioni.