E' nata a Marsala l'idea di un ''suk virtuale'' per intensificare i rapporti commerciali tra l'Italia e i Paesi arabi. Un gruppo di giovani, coordinato da Giuseppe Cudia, ha infatti creato un sito internet (''vendereagliarabi.it'') che mira a realizzare un ''ponte commerciale'', con l'obiettivo di offrire un'alternativa a chi cerca di uscire dalla crisi economica sondando nuovi mercati. In Oman, intanto, è già stata costituita una sede. Il sito internet è stato creato dalla società ''Vertical Color'', che ritiene così di potere abbattere le barriere linguistiche e far meglio conoscere, apprezzare e soprattutto vendere i prodotti ''made in Italy''.

Vertical Color si occupa, in particolare, della traduzione e pubblicazione di annunci italiani in arabo e il progetto comprende siti gemello in lingua araba e in inglese (www.tijaraeurope.com ), sui quali vengono pubblicati tutti gli annunci raccolti in Italia. Ma non sarà solo commercio. L'intento è anche quello di realizzare .

Non tutti sanno, infatti, che sotto il velo, le donne arabe curano, colorano, acconciano i propri capelli. Hanno, quindi, la necessità di raggiungere (anche telematicamente) i luoghi nei quale poter fare tutto ciò. In tal senso, soprattutto negli Emirati e in Oman, donne e gli uomini apprezzano molto il made in Italy. ''Il sito - afferma Cudia - è un ottimo canale di distribuzione e propaganda.

E questo con una modesta spesa. Grazie alla nostra presenza a Muscat, in Oman, riusciamo a creare un ponte tra l'Italia e i paesi della lega araba. Ci sono, infatti, arabi che vogliono investire in aziende e alberghi italiani e ditte tricolore che scelgono i paesi arabi per ampliare il loro raggio d'azione''.

Sono già una ventina le aziende siciliane approdate con successo sul mercato arabo tramite il sito, che ha anche un gemello in lingua araba e in inglese www.tijaraeurope.com .

''Il problema dell'Italia è la burocrazia - sostiene Cudia - e alcuni investitori arabi finiscono per rinunciare perché scoraggiati dall'eccesso di cavilli burocratici''. Nelle ultime settimane sono due le aziende che hanno avviato proficui rapporti commerciali con sceicchi degli Emirati arabi: una si occupa di cucina d'eccellenza ''made in Italy'', l'altra opera nell'artigianato.

Il primo passo è la pubblicazione dell'annuncio, poi segue il collegamento tra ditta italiana e acquirente arabo. ''Crediamo - conclude Peppe Cudia - che questa nostra idea sia un'opportunità per l'economia siciliana e italiana in genere. E l'interesse sta crescendo''.