Vladimir Luxuria è stata arrestata per la seconda volta mentre si trovava all'ingresso della Shaba Arena di Sochi per assistere alla semifinale delle Olimpiadi invernali di Hockey femminile tra Svizzera e Canada.

Luxuria era vestita da Drag Queen e recitava in lingua russa lo slogan: gay è ok. Nonostante avesse il biglietto e fosse in regola per assistere al match, per queste sue intemperanze che nulla hanno a che fare con lo sport, è stata avvicinata da alcuni volontari e poliziotti addetti alla sicurezza.

La transgender è stata fatta salire in un'auto e accompagnata all'aeroporto per essere rimpatriata.

Anche i due inviati delle Iene Pio D'Antini e Amedeo Grieco sono stati portati all'aeroporto e obbligati a tornare in Italia, in quanto persone non gradite.

Luxuria era già stata arrestata a Sochi 2014 per aver manifestato chiassosamente a favore del movimento LGBTQ, sostenendo che essere omosessuale sia una cosa giusta. Le autorità russe hanno ritenuto il comportamento suo e degli inviati delle Iene poco consono al contesto sportivo delle Olimpiadi invernali, pertanto sono stati invitati ad evitare comportamenti rivoluzionari in un ambito che dovrebbe essere esclusivamente sportivo.

I tre hanno continuato a sbandierare il motto "gay is ok", pertanto sono stati costretti dalle autorità russe a rimpatriare perché non graditi.

La vicenda si inserisce in un ambito di giusta manifestazione dei diritti umani, però il contesto delle Olimpiadi invernali di Sochi 2014 non è ritenuto opportuno dalle autorità sovietiche per lotte politiche e rivoluzionarie.