Alla fine l'Ucraina sventola bandiera bianca e si ritira dalla Crimea, che ormai si può ufficialmente dire essere parte del territorio russo. Intanto l'Occidente prosegue sulla strada delle sanzioni alla Russia ma si spacca sull'esclusione di Mosca dal G8: gli Usa premono per il sì, mentre l'Unione Europea è più prudente. In ognio caso il G8 di Sschi è stato annullato, ci sarà il G7.

La Crimea è russa: dunque Kiev si arrende alla pressione di Mosca e, nonostante gli appoggi dei paesi occidentali e i nuovi accordi con l'UE, l'Ucraina ritira le truppe dalla penisola contesa.

I reparti delle Forze Armate russe, aiutate dai paramilitari ucraini fedeli a Mosca, hanno preso possesso di diverse basi militari e della base navale di Feodosia sul Mar Nero.

Le sanzioni alla Russia vengono confermate ed il presidente europeo Van Rumpuy ha esplicitamente dichiarato che gli Stati del G7 sono pronti a intensificarle così che abbiano "un significativo impatto sull'economia russa".

In realtà Putin non sembra molto preoccupato, neanche della possibile esclusione dal G8, il ristretto gruppo delle principali potenze mondiali (che non comprende la Cina...), tanto da far dichiarare al suo ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, che "non è una tragedia, è un club informale, nessuno distribuisce le tessere dell'iscrizione e nessuno può cacciare qualcun altro": appare chiaro come la Russia si stia avvicinando sempre di più all'altro club, quello dei Brics, ovvero Brasile-India-Cina-Sudafrica, le potenze emergenti (la Cina già emersa da parecchio in realtà), mettendosi in contrapposizione con l'Occidente del G8 (Usa, Canada, Gran Bretagna, Francia, Italia, Giappone, Germania).

Un Occidente che in realtà è diviso sull'espulsione della Russia dal G8 in quanto a premere forte sulla cosa sono gli Stati Uniti, con un Barack Obama sempre più irritato, mentre l'Unione Europea è più attendista e per una linea ad ora basata solo sulle sanzioni. D'altra parte l'UE è in una posizione che dire scomoda è poco, presa tra i due fuochi contrapposti di Washington e di Mosca, priva di una vera direzione (cfr l'articolo Con la crisi in Crimea la politica estera europea mostra tutta la sua inconsistenza).

Comunque la riunione del G8 di Sochi è stata annullata e sostituita da quella del G7 a Bruxelles prevista per giugno.