Per ora l'unica conferma arriva dal senatore Igor Morozov, membro della commissione per gli affari internazionali, confermando la diserzione della nave ucraina al giornale Izvestia, al momento dove si trovi esattamente la nave non è certo, dopo essere stata impegnata in una operazione NATO nel golfo di Aden era sulla via di rientro, tuttavia le fonti affermano che la fregata Hetman Sahaidachny ha rifiutato gli ordini impartiti da Kiev e da quel momento abbia deciso di muoversi a fianco di Mosca.
Tutto questo dopo la notizia che il parlamento russo ha approvato la richiesta di Putin sull'invio di truppe e mezzi in Ucraina, la quale risponde tono su tono, intimando la guerra nel caso in cui la le forze russe intervengano, la situazione è davvero incandescente ogni mossa falsa volontaria o meno potrebbe scatenare il peggio, dove questo porti poi è difficile anche solo immaginarlo, sul versante opposto invece è stato programmato un vertice d'emergenza all'ONU.
L'ammiraglio Andrey Tarasov che ha disertato con la nave Hetman Sahaidachny ha disobbedito ad ordini diretti del governo di Kiev, è chiaro che in queste circostanze è probabile che la defezione dell'esercito ucraino potrebbe ampliarsi molto, se l'ammiraglio Tarasov è arrivato a tanto è un segnale non di poco conto, e questo consolida la tesi che la presa del governo ucraino con la forza da parte dei ribelli, non è vista come degna e legittima, del resto il governo deposto era legittimato da democratiche elezioni, la forza in questo frangente è molto ambigua e lascia molti dubbi sulla sua autenticità.
L'occidente dagli USA all'Europa di sicuro non staranno a guardare, anche se le azioni militari sono plausibili al tempo stesso sono improbabili, eventuali dispiegamenti occidentali sarebbero una intrusione nell'intrusione, lasciando stare poi gli interventi umanitari della NATO, che come sappiamo l'esportazione democratica occidentale ha solo peggiorato la situazione e condizione dei popoli aiutati, dall'Afganistan, alla Libia più che aiuti alle popolazioni sono state tragedie umanitarie, come disse una volta Winston Churchill "Gli Stati Uniti fanno sempre la cosa giusta ... dopo aver esaurito tutte le altre opzioni".