Un profilo per il Papa su Facebook è questo che si sta studiando in Vaticano per Begoglio e la diffusione del suo intenso messaggio papale e pastorale. In Curia vaticana l'operazione è in fase avanzata e la Santa Sede vuole evitare che sulla futura pagina del Pontefice possano essere pubblicati commenti offensivi e inappropriati degli internauti. Il Papa, dopo il successo su Twitter seguito da oltre dodici milioni di follower e molti altri indirettamente, desidera portare il suo lucido pensiero anche su Fb per impiegare le nuove tecnologie che rappresentano un'opportunità straordinaria.

Per la parola del Pontefice che suscita notevole seguito tra i giovani, riuscire a presidiare un social come Facebook è un'occasione che si è deciso di cogliere in Santa Sede e per questo l'iniziativa è in fase avanzata di realizzazione. Le "gocce di spiritualità" che Papa Francesco diffonde con i suoi "cinguettii" raggiungono milioni di utenti internet e molto di più si prevede potranno essere raggiunti una volta aperto l'account Fb.

È chiaro per la Chiesa che è arrivato il momento di saper diffondere il messaggio cristiano anche all'interno dell'atmosfera social più popolare per essere al passo con la missionarietà usando un linguaggio concreto e immediato. Lo stesso Benedetto XVI aveva accennato che le chat offrono la possibilità di estendere i confini delle culture.

Per la Chiesa è però essenziale, anche nel mondo virtuale, rimanere "fedeli a se stessi", evitando inganni d'identità e cogliere con il giusto spirito "l'opportunità di condivisione, dialogo, scambio, solidarietà e creazione di positive relazioni".

La Chiesa punta molto sul fatto che le nuove tecnologie devono essere al servizio del bene integrale dell'uomo e non a danno dell'individuo, chiuso e alienato nel solo mondo virtuale.

La tecnologia se usata con sapienza può essere utile a costruire unità e verità collettiva, ma bisogna anche considerare i limiti del mondo virtuale e il rischio di un'identità non reale che influisce sulla percezione del Sé. Per la Chiesa, nell'uso dell'"arena digitale", è necessario porre l'attenzione sul corretto e autentico agire e sull'effettiva presenza verso il prossimo.

C'è l'anelito della gente di entrare in relazione tra loro e le nuove tecnologie offrono un grande servizio per agevolare contatti, amicizia, affari e sensibilizzazione morale. Per la Chiesa è strategico che la persona non si isoli abusando dell'uso dei new media sacrificando i contatti umani, la famiglia e le amicizie. L'uso equilibrato e mirato del social network, è una priorità da diffondere anche tra i cristiani per evitare che la "parola" sia diluita in proclami a poco prezzo ammantati di predicazione spicciola. È dal punto di vista della buona diffusione del messaggio cristiano che nel prossimo futuro l'attuale Papa entrerà in Fb prodigo di scritti illuminanti atti a risvegliare la coscienza di una cristianità più autentica e reale anche attraverso la virtualità.