Michael Schumacher rischia seriamente di non farcela ad uscire dal coma. Dopo l'incidente sugli sci avvenuto a Meribel, lo scorso 29 dicembre, il campione tedesco, finito in coma, non si è risvegliato, ha perso molti chili e ad accrescere la preoccupazione per la sua salute giungono le parole di Gary Hartstein, capo - medico della Formula 1 dal 2005 al 2012.

Il medico statunitense, raggiunto dal tabloid 'Sun', ha rivelato delle confidenze che gli sono state fatte circa la situazione di Schumacher, che egli stesso ha definito "fonti impeccabili". Secondo quanto appreso da Hartstein, sotto accusa ci sarebbero i soccorsi ritardati effettuati al campione tedesco dopo l'incidente, e soprattutto una serie di errori avvenuti nel prestare le prime cure all'ex pilota Ferrari. "Non si trasporta un paziente con un sospetto trauma cranico in una struttura che non ha un reparto di neurochirurga", ha affermato il medico, ricordando come il 45enne sette volte campione del mondo sia stato portato prima al piccolo ospedale di Moutiers, e solo in un secondo momento a Grenoble.

Hartstein ha lavorato con Schumacher nel periodo in cui è stato medico della Formula 1, e dopo si è trasferito a Liegi, dove dirige il reparto di pronto soccorso dell'University of Liege Hospital. Proseguendo nella sua drammatica analisi dei fatti, il dottore statunitense ricorda che quando ci sono dei traumi cranici così forti, anche un piccolo ritardo può risultare decisivo per le sorti del paziente, e nel caso di Schumi, è stata persa più di un'ora prima di provvedere a delle cure adeguate. L'ex medico della Formula 1 non è per niente fiducioso per quel che riguarda le sorti del campione tedesco, che da tre mesi in coma non si è ancora risvegliato e che prossimamente potrebbe essere trasferito nel reparto terapia intensiva di un altro ospedale specializzato.

Tenendo conto dell'affetto che tantissime persone hanno manifestato in questo periodo a Michael Schumacher, il dottor Hartstein avvisa tutti che "sarà meglio prepararsi al peggio". Le sue parole, sulle possibilità di guarigione dell'ex pilota e campione di Formula 1, sono eloquenti: "La mancanza di aggiornamenti da parte del suo entourage ci sta dando la possibilità di cominciare a distaccarci da lui".