L'Inghilterra ha inviato 4 caccia della classe Typhoon e sono stanziati sul suolo lituano, avranno il compito di pattugliare e controllare i confini con la Russia ed ovviamente essere un deterrente per eventuali mosse a sorpresa; gli altri 4 caccia inviati dalla Francia sono della classe Rafale, inviati nella città di Malbork, piccolo centro del nord della Polonia. Anche i caccia francesi avranno lo stesso compito di pattugliamento, anche se piuttosto decentrati dall'aera più calda dell'Ucraina, possono comunque intervenire nel giro di poco.

La città polacca, insieme ai 4 aerei, ha ricevuto anche 70 uomini nella base per il supporto logistico dei velivoli, il tutto secondo il programma NATO già annunciato qualche settimana fa, per l'ampliamento della sicurezza dei Paesi baltici e relativo pattugliamento dei confini con la Russia, in quanto i Paesi baltici sono indipendenti dalla Russia dal 1991 e membri NATO dal 2004.

Ma incuriosisce il fatto che il pattugliamento dei confini sia un problema solo ora, se lo è di fatto vuol dire che siamo oltre il semplice pattugliamento, dato che nei 10 anni precedenti sempre da membri NATO nessuno si era mai posto questo problema.

Lo stanziamento di aerei occidentali, specie di Paesi influenti come Francia ed Inghilterra, non sono di certo un segnale distensivo o che faccia presupporre una volontà al dialogo, al contrario l'invio degli aerei per la Russia può essere solo un motivo di diffidenza nei loro confronti, ovviamente questo preclude ogni sorta di compromesso inasprendo i rapporti e come conseguenza ci saranno altre dimostrazioni di forza sia da parte della Russia che dei Paesi occidentali.

Il Ministro della difesa russo, Sergey Shoigu ha invitato il suo omologo Chuck Hagel Segretario della Difesa degli Stati Uniti, ha rivedere le azioni americane per cercare di raffreddare una situazione che potrebbe diventare molto più calda di quanto non sia, fino ad estreme e imprevedibili conseguenze. Il Ministro russo ha definito l'aumento delle attività NATO nei Paesi baltici senza precedenti e del tutto provocatori, questo non lascia molti dubbi su come la Russia stia interpretando queste dimostrazioni di forza dei Paesi occidentali, la Russia fa intuire che non è affatto intimidita e che è pronta ad ogni confronto, anche quello militare.