Giuseppe Bossetti, il presunto omicida di Yara Gambirasio, rompe il silenzio e decide di dire la verità (la sua verità). Durante l'interrogatorio avvenuto nel carcere di Bergamo, davanti al gip Ezia Maccora, il muratore di 44 anni proclama la sua innocenza con forza e decisione. Secondo le sue dichiarazioni, che saranno ulteriormente verificate nelle prossime ore, l'uomo non avrebbe mai incontrato la tredicenne di Brembate di Sopra. L'avvocato di Bossetti, Silvia Gazzetti, riporta alcune sue dichiarazioni 'Non ho mai conosciuto Yara. Ho visto il suo volto solo quando in tv parlavano della sua scomparsa'.
Arrivano anche le dichiarazioni della sorella gemella del presunto omicida, Laura Letizia Bossetti 'Hanno voluto incastrarlo. Non è lui, sono sicura al cento per cento. Mio fratello lo conosco bene. È sangue del mio sangue. È innocente. Siamo vicini alla famiglia di Yara Gambirasio '. Queste dichiarazioni giungono dopo che Giuseppe Bossetti, nei giorni scorsi, si era avvalso della facoltà di non rispondere alle prime domande rivolte dagli inquirenti. L'uomo, secondo quanto riportato dall'avvocato, non si spiega come mai il dna sia stato ritrovato sugli indumenti della sfortunata ragazzina. Il giorno 26 novembre 2010, nel tardo pomeriggio, il muratore si trovava a casa insieme alla propria famiglia.
La situazione, ora, sembra arrivare ad un bivio. Gli inquirenti dovranno capire se l'uomo di Mapello dice davvero la verità oppure se si creando un alibi per la sera del delitto di Yara Gambirasio.