Continua ad essere versato sangue innocente sulle strade degli Stati Uniti. In Oregon c'è stata l'ennesima assurda sparatoria, con uno studente che avrebbe aperto il fuoco in un liceo nei pressi di Portland, la Reynolds High School. Il giovane avrebbe sparato con un'arma semiautomatica, uccidendo un ragazzo della scuola. L'aggressore è morto, probabilmente dopo essersi suicidato.
Com'è accaduto anche in altre occasioni, appena sono stati uditi gli spari, all'interno dell'edificio scolastico è scattato l'allarme e l'invito a tutti i ragazzi a rimanere al riparo. Nel frattempo, numerosi agenti di polizia correvano sul posto, insieme a delle squadre speciali, circondavano la zona e facevano irruzione. Quasi certamente il killer, una volta vistosi spacciato, ha preferito uccidersi. L'ennesima tragedia, avvenuta a pochi giorni di distanza da altre sparatorie verificatesi nei pressi di college universitari, ha fatto perdere la pazienza al presidente Barack Obama, il quale ha voluto esternare la sua rabbia durante un confronto con gli utenti del social - network Trumbl.
Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito la necessità di emanare una legge che preveda un maggiore controllo su coloro che acquistano armi. Subito dopo, Obama ha lanciato la sua accusa contro quelli che non vogliono cambiare la normativa per non contrastare la potente lobby che controlla la vendita delle armi da fuoco in America. La rabbia del presidente statunitense sta nel constatare che: "non c'è la volontà di prendere misure essenziali per tenere le armi da fuoco lontane dalle persone sbagliate". Ricorda, infatti, che questi casi di sparatorie e morti, nel suo Paese, non avvengono ogni tanto, ma si verificano ormai tutti i giorni.