Per il tragico attentato, risalente a poco più di una settimana fa, al museo ebraico di Bruxelles, costato la vita a quattro persone, è stato arresto un uomo di nazionalità francese. L'uomo, pregiudicato, su cui pende adesso un'accusa per omicidio plurimo per nome di una fazione terroristica sarebbe legato alla jihad.
Arrestato l'attentatore a Marsiglia
È stato posto agli arresti presso la stazione di Saint-Charles, a Marsiglia, dalle dagli ispettori dei servizi doganali. Il 29enne, originario di Roubaix, è stato incriminato dall'arma utilizzata per l'attentato che aveva ancora con sé.
Tra i suoi bagagli rinvenute due armi: un kalashnikov e una pistola, con tanto di proiettili dello stesso tipo di quelli utilizzati durante l'attentato e del materiale propagandistico in favore della jihad islamica.
Il fermo è avvenuto a bordo di un pullman di linea proveniente da Amsterdam con fermata nella capitale belga. Altra prova contro di lui è un video di quaranta secondi girato dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso del museo in cui per alcuni fotogrammi il suo volto sarebbe riconoscibile. Per il procuratore del tribunale di Parigi gli indizi che lo incriminano ci sono e sono di importanza rilevante.
I legami con la jihad islamica
Il 29enne, Mehdi Nemmouche, già condannato e recluso per alcuni furti, si sarebbe avvicinato agli jihadisti in carcere.
Infatti nel 2013 uscito di prigione dopo aver scontato la propria pena è volato in Siria al soldo dei terroristi. Pochi giorni fa un altro attentato suicida che in Siria ha provocato la morte di un cittadino islamico.