Il governo franceseha annunciato ieri di avere sventato l’anno scorso una serie di attentati, infase di preparazione, che avrebbero potuto colpire alcuni importantissimisimboli del paese e di Parigi cioè la Torre Eiffel, il museo del Louvre euna centrale nucleare. Il quotidiano “LeParisiene” ha riportato che la polizia è riuscita a scoprire la progettazionedel piano decrittando un codice di comunicazione tra un macellaio algerinodi 29 anni, Ali M., residente vicino ad Avignone e uno dei capi di al-Qaeda nelMaghreb. L'iniziativa prevedevaun viaggio del giovane, sposato e con due figli, in Algeria per intraprendere "laformazione militare e l'addestramento alle tecniche di combattimento"per poi compiere una volta tornato a Parigi quanto aveva programmato.
Il capo del poolantiterrorismo Marc Trevidic ha affermato che Ali M. non è un caso isolato esi è detto sicuro della presenza di molte altre reclute come lui sul territoriofrancese che bisogna intercettare per ottenere quante più informazionipossibili sugli atti che intendono compiere per poi arrestarle in modo che nonpossano essere più fonte di pericolo per la sicurezza pubblica. La precariasituazione politica e sociale del nord Africa e dell’intero Medio Oriente haportato al centro dell’attenzione il tema del terrorismo dato che il caoscreato dai conflitti attuali sta incentivando la formazione di vecchie e nuoveorganizzazioni che puntano ad ottenere il controllo di zone sempre più ampie diquesti territori e delle loro risorse economiche col desiderio di distruggere ipaesi occidentali con i loro simboli.
I principali timoriin Europa e negli Stati Uniti provengono anche dalla formazione, tra Siria e Iraq, del nuovo Califfatoche pretende di diventare l’unica autorità di riferimento per i musulmani ditutto il mondo.
Esso ha ottenuto il sostegno di Ibrahim al-Asiri che ha minacciatorecentemente di organizzare attentati negli Usa, in Belgio e in GranBretagna.
La vigilanza è stataulteriormente rafforzata in seguito a tali minacce verso tutti gliobiettivi sensibili di questi paesi e in particolare nei loro principaliaeroporti. Un clima così tesonon lo si percepiva dal periodo successivo all’ 11 settembre 2001 quando si temevano altri attentati devastanticome quelli capitati quel giorno ma, grazie agli apparati diintelligence, non sono avvenuti.
La speranza è che l’attivitàdi prevenzione dei servizi segreti sia altrettanto efficace da evitare altre stragi che oltre a provocarevittime potrebbero pesantemente danneggiare un ordine internazionale che èsempre più fragile a causa di un ritorno a quella politica ottocentesca basatasulla potenza militare che pensavamo di avere abbandonato già da moltissimianni.