Un altro grande personaggio dello spettacolo italiano si è spento stamattina all'età di 63 anni.
Era malato da tempo e la sua "latitanza", come definiva chiamarla lui, lo teneva lontano da suoi impegni.
La sua carriera inizia come attore cabarettista nel varietà Drive In, dove si fa conoscere per la sua comicità, creando personaggi rimasti delle icone, uno su tutti la guardia giurataVito Catozzo.
Famose le sue partecipazioni a Sanremo come cantante, prima al fianco di Orietta Berti con il brano "Rumba di tango", poi da solo, dove portò un brano ispirato all'attentato di Capaci, dove persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta, che riscontrò un buon successo di critica e pubblico.
Protagonista da attore di pellicole come "Miracolo Italiano", "Notte prima degli esami", "Cemento armato", "Baaria" di Giuseppe Tornatore e "Il sorteggio" di Giacomo Campiotti; si dedicò anche alla scrittura, dando prova anche in questo campo di saper sorprendere pubblico e critica.
Il suo primo libro infatti "Io Uccido" uscito nel 2002 è uno dei best seller più venduti di sempre con oltre 4 milioni di copie, cui fa seguito"Niente di vero tranne gli occhi" altro grande successo con 3 milioni e mezzo di copie.
La sua vena artistica lo porta anche a sperimentare oltre che il canto, anche la pittura, scrive canzoni per cantanti del calibro di Mina, Milva, Fiordaliso e Branduardi.
Una vita caratterizzata da mille sfaccettature di un artista poliedrico e instancabile, che lo porta a scrivere sul suo sito ufficiale, quasi a scusarsi con i suoi fans, per dover annullare gli spettacoli queste parole:
"Cari amici,
purtroppo a volte l'età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia.
Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo.
Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove.
Un abbraccio di cuore."
Giorgio
Uno dei suoi ultimi impegni è stato come presidente della Biblioteca Astense, alla quale teneva particolarmente, essendo lui nato ad Asti e alla quale scrisse un messaggio riferendosi alla sua assenza per "un Guaio di salute":
«No n sono presente alla conferenza stampa di presentazione di Passepartout.
Purtroppo a volte la vita ci mette molto più ingegno e molto più impegno nel mettere i bastoni fra le ruote piuttosto che nell'aiutare gli essere umani a realizzare i propri desideri. In questo momento sono all'estero, dove mi sto curando per un guaio di salute piuttosto rilevante e che spero si risolva nel migliore dei modi.
Credo di potere essere a casa in tempo per la manifestazione e mi scuso fin da ora se la mia latitanza ha creato qualche problema all'organizzazione. Da quando sono stato nominato Presidente della Biblioteca ho cercato di fare quanto era in mio potere per dare una mano a questa importante istituzione in tutte le sue sfumature e dettagli, mettendo a disposizione la mia poca esperienza e il mio grande entusiasmo, peraltro condiviso da un gruppo di lavoro che non esito a definire meraviglioso.
Per cui ritengo mio preciso dovere confermare che i buoni risultati ottenuti sono frutto di un lavoro comune. Le carenze le ritengo solo ed esclusivamente colpa mia.
Abbraccio tutti da un posto così lontano e diverso da fare capire definitivamente quanto è bello essere nato e vivere ad Asti».
Giorgio Faletti