Nella giornata di ieri, 17 luglio 2014, un missile terra aria ha abbattuto un aereo passeggeri della Malaysia Airlines, al confine con la Russia, nella zona est dell'Ucraina, già teatro di violenti scontri tra separatisti appoggiati dal governo russo e il governo ucraino (filo-occidentale), dopo che nel marzo scorso, senza alcun riconoscimento da parte di nessuna autorità internazionale, la Crimea è stata annessa alla Russia.
L'aereo abbattuto, un Boeing 777 era partito da Amsterdam, in Olanda, e diretto a Kuala Lumpur, la città più grande della Malesia e capitale della Federazione stessa.
I morti accertati al momento sono duecentonovantotto. Attualmente il Cremlino continua a respingere le accuse che le vengono attribuite, dall'altro canto Kiev vuole una risposta immediata e chiede che i responsabili vengano giudicati dalla Corte dell'Aja dove ha sede il Tribunale speciale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).
Non è il primo caso a cui assistiamo, se pensiamo all'aereo civile, sempre della compagnia della Malaysia Airlines "scomparso" diversi mesi fa in Malesia, e precisamente l'otto marzo scorso, con a bordo duecentotrentanove persone e diretto a Pechino. Da ciò si intuisce quanto siano forti le tensioni e quante le insoddisfazioni nei vari Paesi del mondo, e, nel caso specifico in Europa, che tengono le sorti dell'umanità appese a un filo.
Per porre fine a tutto questo, occorre una "vera" e propria azione diplomatica di mediazione internazionale che attualmente è mancata.
Finora abbiamo assistito a questo stato d'immobilismo totale sia da parte delle nazioni cosiddette forti sia da parte degli organismi intergovernativi preposti proprio ad intervenire in modo diplomatico a questo stato di cose, mi riferisco all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) che al momento è stata solo a guardare gli avvenimenti senza porre con fermezza una soluzione a questo stato di cose. La risposta internazionale non può farsi attendere, altrimenti anche in altre zone calde del pianeta si utilizzerà questa situazione come un pericoloso precedente.