Erano sbarcate in Siria per effettuare opera di volontariato in seno al Progetto Horryaty nato da una loro iniziativa. Due ragazze italiane, Vanessa M. e Greta R. sono purtroppo finite in mano ad alcuni miliziani che le hanno rapite. Entrambe erano arrivate nello Stato del Vicino Oriente il 28 luglio e da Atma avrebbero dovuto spostarsi verso il campo profughi - uno dei più grandi del Paese - che si trova nelle immediate vicinanze. Purtroppo però, non ci sono mai giunte perché rapite nel cuore della notte da un gruppo di uomini, probabilmente criminali comuni.

Non si sa se le volontarie avevano portato in Siria una scorta di medicinali o di cibo da consegnare per la sopravvivenza, oppure se erano lì soltanto per una missione esplorativa. Dalle informazioni che giungono da fonti locali, il rapimento sarebbe avvenuto nella notte fra il 31 luglio e il 1°agosto. Le ragazze sarebbero state sequestrate da un nutrito gruppo di miliziani, circa trenta uomini, che avrebbero circondato la casa dove avevano trovato alloggio e con loro c'erano anche due siriani appartenenti al battaglione Noureddin al - Zengi col compito di proteggerle, ma sono stati rapiti pure loro.

I militari che erano con le giovani italiane sono stati liberati quasi subito nei pressi dell'abitazione in cui era avvenuto il sequestro. Pare che le donne avessero con sé anche quattromila euro in contanti. Dalla Farnesina fanno sapere che effettivamente, al momento le ragazze risultano irrintracciabili. Il Ministero degli Esteri ha avviato tutti i contatti e ha messo in moto i suoi corrispondenti per raccogliere il maggior numero di elementi e avere una dinamica più chiara dei fatti. Dalle prime informazioni raccolte, è emerso che per Vanessa e Greta questo non era il primo viaggio a scopi umanitari in Siria. Nel marzo del 2014 sarebbero giunte per la prima volta nel Paese che ha Damasco come capitale, e poi ci sarebbero tornate dopo poche settimane per avviare piccoli progetti e provvedere ad inviare latte in polvere e medicinali. Quindi la terza partenza alla fine di luglio e il rapimento da parte dei miliziani che, si spera, possa concludersi nel migliore dei modi.