Non è un bel periodo quello che sta attraversando la Scuola, sia per le vicende contraddittorie avvenute in Parlamento, sia per i gravi problemi economici del sistema dell'Istruzione. Anche i fatti di cronaca portano alla ribalta il mondo della scuola e non sono certo di quelli che nobilitano un mestiere duro e importante come quello dell'insegnante.
Molti di voi avranno letto del professore di Lettere di Costigliole Saluzzo, indagato per molestie sessuali nei confronti dei suoi allievi. Ebbene, i carabinieri della località piemontese hanno provveduto ieri a prelevarlo dalla sua abitazione, una villa situata a Dronero, in provincia di Cuneo, e a portarlo in carcere, alle Vallette di Torino.
Le accuse nei confronti di Fabrizio Pellegrino, 50 anni, docente nella locale scuola media, sono davvero di quelle infamanti: prostituzione minorile con persona inferiore ai 18 anni, violenza sessuale e pornografia minorile. La Procura di Torino ha reso noto che 'le condotte contestate all’indagato riguardano i molteplici rapporti intrattenuti con minorenni avvicinati da Pellegrino anche nella propria qualità di presidente dell’associazione Marcovaldo'.
Fabrizio Pellegrino, 50 anni, professore arrestato per violenza sessuale sui suoi allievi
Quell'associazione culturale l'aveva fondata lui stesso 24 anni fa e fino a ieri ne è stato presidente: dagli amici veniva considerato come 'uomo carismatico di grandissima cultura'.
Eppure gli inquirenti hanno sequestrato una documentazione significativa che parla di incontri nel corso dei quali il Pellegrino compiva degli atti sessuali a pagamento, secondo quanto descritto dalla Procura.
Un investigatore ha dichiarato che, in pratica, Pellegrino organizzava incontri a carattere sessuale (a sfondo sadomasochista) a cui partecipavano alcuni suoi allievi di età compresa dai 14 ai 17 anni.
Dalle testimonianze depositate, si parla anche di frustate nel giardino di casa, durante quelli che lui chiamava 'giochi' con tanto di 'tariffario': 200/300 euro per le prestazioni più audaci, 100 euro per quelle più 'soft'.
Nel primo interrogatorio, l'uomo non ha risposto alle domande degli inquirenti. Il suo avvocato ha giustificato tale decisione con le sue condizioni fisiche: secondo il legale, 'Pellegrino era stanco e provato'.