E' stata presieduta dal cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l'Economia della Santa Sede, la Messa della festa liturgica di San Pio da Pietrelcina, celebrata ieri a San Giovanni Rotondo nel 46° anniversario della morte del frate cappuccino. La solenne cerimonia si è tenuta nella chiesa dedicata al santo, presenti cinquemila fedeli. Numerose le autorità religiose, civili e militari, a cominciare dai vescovi delle Chiese locali e dalla fraternità cappuccina della Provincia. Presenti anche i rappresentanti dei Gruppi di preghiera di Padre Pio, gli operatori e i malati della Casa Sollievo della Sofferenza. Per questi ultimi il cardinale Pell ha avuto un pensiero particolare presentando l'ospedale quale risposta concreta di Padre Pio alle sofferenze umane.

«L'esperienza della Croce - ha detto - è centrale nella spiritualità di Padre Pio. Amava la Croce perché la vedeva sempre sulle spalle di Gesù e voleva aiutarlo a portarla, come Simone di Cirene». Parole in sintonia con il messaggio dell'arcivescovo Michele Castoro di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo per la Giornata della sofferenza tenutasi nel novenario della festa. «La Croce è la certezza dell'amore di Dio per noi», ha detto. «Un amore così grande che entra nella nostra sofferenza e ci dona la forza per portarla. La Croce di Cristo invita anche a lasciarci contagiare da questo amore, ci insegna a guardare sempre l'altro con misericordia e amore, soprattutto chi soffre, chi ha bisogno di aiuto». Ed è stato proprio "Redenti dalla Croce di Cristo!" il tema della novena terminata con la grande veglia di preghiera di lunedì 22 settembre.

Il momento più solenne, la concelebrazione eucaristica di mezzanotte, è stato presieduto dal ministro generale dell'Ordine fra Mauro Johri che ha invitato a pregare per la pace e secondo le intenzioni di Papa Francesco - con un particolare pensiero al prossimo Sinodo speciale sulla famiglia. La novena era iniziata domenica 14 settembre con la Messa celebrata dal nunzio apostolico in Italia, Adriano Bernardini, e terminata dal cardinale Manuel Monteiro de Castro, penitenziere maggiore emerito di Santa Romana Chiesa. Un'importante novità è stata l'introduzione della lingua dei segni che ha permesso anche alle persone sorde di seguire le funzioni religiose.

Istituita dal santo Giovanni Paolo II il 16 giugno del 2002, giorno della canonizzazione del beato Padre Pio. Ma quale è per noi oggi il messaggio di San Pio? «Prima di tutto, ci insegna l'importanza della fede, ci insegna a conoscere Dio, a riconoscere il suo amore e la sua misericordia» - è la risposta del cardinale Pell. «È facile dirlo quando nella vita le cose vanno bene - riprende il porporato - ma è quando ci troviamo nella sofferenza ci rendiamo conto dell'importanza della fede e del suo grande aiuto». Di qui l'invito ai giovani ad avvicinarsi a Dio con fede, soprattutto oggi che la vita è diventata più difficile rispetto al passato. Nel suo indirizzo di saluto il cardinale George Pell si è impegnato a portare al Papa il "sogno" del superiore del Convento di San Giovanni Rotondo, fra' Francesco Langi, di vederlo pellegrino a San Giovanni Rotondo.