Mentre gli occupanti di una casa di Canneto di Caronia (che vede lo svilupparsi di incendi spontanei da ormai molti anni) la stavano lasciando dopo un'ordinanza di sgombero, sabato mattina in un'abitazione che ancora non era stata sfiorata da quelle strane fiamme spontanee, hanno cominciato a bruciare alcuni panni contenuti in una bacinella al primo piano, per poi "spostarsi" alla mansarda dove ha colpito una panca da palestra. Gli abitanti della casa hanno quindi accelerato le operazioni di trasloco, aiutati da una ditta di trasporti, verso un paese nelle vicinanze, S.

Stefano di Camastra.

Nel prosieguo della giornata si sono poi verificati incendi in un'altra abitazione, presa di mira in un bagno dove sono bruciati gli asciugamani, in un altro bagno dove, all'interno di un armadietto hanno preso fuoco medicine ed un asse da stiro. Una terza casa ha visto poi andare a fuoco alcuni panni ed un rotolo di carta igienica, mentre in una quarta è stata la volta di tre tappeti persiani arrotolati, sistemati in verticale all'interno di un angolo senza che ci fosse nelle vicinanze alcunché di metallico, come accaduto negli altri casi.

Il presidio permanente di via Mare che dal 25 era pronto ad intervenire, non ha potuto fare molto, anche perché le sirene dei sensori antifumo che erano stati distribuiti nel paese dalla protezione civile nel 2005, sembravano suonare quasi tutte contemporaneamente.

Proviamo a fare una breve analisi dell'accaduto. Mentre in alcuni punti dove hanno preso fuoco le cose c'è una presenza di metallo piegato ad arco, come nella panca da ginnastica o nel supporto per asciugamani, o anche, a ben vedere, nell'asse da stiro, stona un po' la bruciatura delle medicine nell'armadietto. Sarebbe bene sapere se si tratta di un armadietto metallico o di legno.

Sembrerebbe quasi che quell'energia che provoca il surriscaldamento di materiale infiammabile, venga attirata come un'antenna dal metallo piegato. Molto strano è anche quel parallelismo tra il rotolo di carta igienica ed i tappeti. In questo caso sembra come se sia la forma più che la materia, ad attirare queste onde incendiarie.

Con questa considerazione sembra ben distante una spiegazione a livello di energia elettromagnetica. Qualcuno potrebbe mettere in ballo quella che viene definita "energia orgonica", ipotizzata da Wilhelm Reich negli anni '30, ma passeremmo a discorsi borderline che potrebbero portarci molto lontani.