Giovanni Scattone torna ad insegnare. L'assistente universitario, condannato a cinque anni e quattro mesi per l'omicidio di Marta Russo, ha ottenuto, lo scorso venerdì 26 settembre, l'incarico di supplente in Storia e Filosofia al Liceo scientifico Cannizzaro a Tor di Valle, a Roma. Naturalmente la nomina ha scatenato tantissime polemiche, sia tra il personale e gli alunni della Scuola dove Scattone insegnerà, sia tra i tanti docenti precari che rivendicano la propria incredulità per l'incarico, anche a loro discapito. Ricordiamo che l'ex assistente universitario, circa tre anni fa, dovette abbandonare la cattedra al Liceo Cavour di Roma, addirittura la stessa scuola dove Marta Russo si era diplomata qualche anno prima di essere uccisa nel vialetto della facoltà di Giurisprudenza dell'Università "La Sapienza".

Anche in quel caso gli fu affidata la supplenza annuale di Storia e Filosofia, sollevando le proteste della madre di Marta Russo, sconvolta per tanto cinismo.

L'omicidio di Marta Russo

Marta Russo venne ferita gravemente la mattina del 9 maggio 1997: colpita alla testa da un colpo di pistola sparato da una finestra della Facoltà di Giurisprudenza mentre camminava all'interno della Città universitaria insieme ad una collega, morì qualche giorno dopo senza aver mai ripreso conoscenza. Per quell'omicidio, Giovanni Scattone venne riconosciuto responsabile e condannato, in via definitiva dalla Corte di Cassazione. Scontata la pena ed anche l'interdizione dai pubblici uffici, Scattone ha intrapreso la sua carriera da insegnante.

Scattone professore al Liceo scientifico Cannizzaro di Roma: le reazioni dei colleghi

La nomina di Scattone per tutto l'anno scolastico, fino a giugno prossimo, al Liceo Cannizzaro ha scatenato, come era già successo nel suo incarico precedente al Liceo Cavour, le reazioni soprattutto dei colleghi docenti che si sono schierati chi a favore, chi contro, lo stesso Scattone.

Alcuni si appellano a giudicare l'operato da insegnante: di quest'avviso è stato il preside dell'istituto, Antonino Micaluzzi il quale ha spiegato che Scattone è stato reintegrato nel suo ruolo e che "se sta qui significa che può starci". Ma sono in tanti che giudicano, quantomeno, inopportuna la scelta di assegnare la cattedra all'ex ricercatore, testimoniata dal clima di tensione che si può tastare nei corridoi del liceo: molti docenti si limiteranno a una forma di protesta personale silenziosa, altri hanno fatto già sapere che non gli rivolgeranno la parola. Ed anche alcuni genitori dei suoi prossimi alunni sono preoccupati: non basta saper spiegare per avere fiducia.