L'Osservatorio sui Diritti dei Minori chiede al Ministro della Pubblica Istruzione, Stefania Giannini, l'introduzione di test psicologici per gli insegnanti per contrastare il maltrattamento sui bambini, considerato un fenomeno a carattere di emergenza. I docenti si dovranno sottoporre una volta all'anno a test psicologici di tenuta del livello necessario per lavorare con i bambini. Tra le scuole più colpite, infanzia e primaria. In base alle dichiarazioni del Presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori, le persone più violente "la Scuola non dovrebbero vederla nemmeno da dieci chilomentri di distanza". Sulla Home page del Comitato scientifico si leggono alcune delle scritte come "La scuola funestata dai maltrattamenti sui bambini".

Osservatorio sui diritti dei minori: "Necessari test psicologici sui docenti"

L'introduzione di test psicologici per i docenti in favore della lotta contro i maltrattamenti sui bambini, di cui oggigiorno si sente sempre più parlare è notizia di questi giorni. La proposta arriva al Ministero della Pubblica Istruzione direttamente dall'Osservatorio sui Diritti dei Minori, il quale ha manifestato la preoccupazione per un fenomeno sempre più emergente. In evidenza e sotto gli occhi di tutti, sono le numerose pubblicazioni sul web che mostrano fenomeni di maltrattamento sui minori da parte dei loro stessi insegnanti. In base alle dichiarazioni del Presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, il Dott. Antonio Marziale, una possibile risoluzione potrebbbe essere individuata "nella verifica di tenuta psicologica" a cui tutto il personale docente della scuola (dell'infanzia e della primaria, tra le più colpite) dovrebbe sottoporsi almeno una volta all'anno. Ciò non significa - continua il Presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori - la volontà di delegittimare [...] i professionisti seri che operano negli istituti scolastici". L'intento è quello di tutelare la scuola da "gente che la scuola non dovrebbe vederla nemmeno a dieci chilometri di distanza".

Il maltrattamento sui bambini da parte degli insegnanti è da considerarsi una situazione di emergenza sopratutto nelle scuole dell'infanzia e della primaria, in cui le piccole vittime hanno minore capacità di difendersi e di chiedere aiuto: "maltrattare un bambino - conclude il presidente dell'Osservatorio - significa segnarlo in modo indelebile per tutta la vita. Nessuno, può arrogarsi simile prepotenza e chi lo fa è un criminale, senza attenuanti". Si attendono, dunque, i riscontri da parte del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini che dovrà valutare la proposta e avviare un programma, in modo da garantire a tutti i genitori la tutela dei propri figli nel mondo della scuola e eliminando i docenti non competenti e che utilizzano tali comportamenti nei confronti dei bambini.