Non si comprende bene se le nuove immagini che girano su Twitter dell'arcinoto mostro di Loch Ness, siano genuinamente vere, siano una bufala ben studiata o addirittura una qualche sorta di messaggio propagandistico ideato a bella posta dai britannici (tutto fa brodo) per fiaccare e/o sbeffeggiare i fautori del "si" dell'indipendenza della Scozia al prossimo referendum. Tale Ellie Williams, secondo quanto lui stesso ha dichiarato al Daily Mail, voleva realizzare una sequenza in "time-lapse" della sponda del lago Windermere (nel Cumbrian lake District) durante il giorno ed avrebbe lasciato una macchina fotografica sul cavalletto per parecchie ore; giunto a casa si sarebbe accorto della presenza del mostro di Loch Ness, colto mentre sguazza mollemente nei pressi della riva di un lago in territorio inglese ( a Nord rispetto alla città di Lancaster) e non più scozzese.


Naturalmente al Daily Mail ne hanno approfittato subito, sottolineando come, oltre alle banche ed ai capitali (il mantra ipnotico che viene ripetuto da giorni per scoraggiare gli Scozzesi ancora incerti verso il "si" all'indipendenza) anche "Nessie", temendo la paventata crisi, avrebbe deciso di spostarsi in acque più tranquille, economicamente parlando. Propaganda a parte, dubbi sulla buona fede dell'autore degli scatti ci sono, infatti in rete in diversi hanno segnalato come appaia sospetto il fatto che le foto siano state scattate "con una fotocamera Autographer, la stessa azienda dal cui account Twitter è partita la segnalazione".


Anche mancando questo dettaglio, il sospetto di un "fake" viene addirittura dalle stesse parole di Ellie Williams, secondo la regola che "se vuoi nascondere qualcosa mettilo in bella vista"; infatti Ellie afferma: "All'inizio, osservando le immagini dallo smartphone, ho pensato che potesse trattarsi di un cigno o di un'oca. A ben guardare, però, è chiaro che si tratta di una creatura diversa. Non so cosa possa essere, attendo suggerimenti". E' lo stesso autore delle immagini a dirci la verità, celandola nella sua affermazione per sminuirne l'impatto. Il profilo di Nessie infatti assomiglia moltissimo a quello di un esemplare di cigno nero australiano e poco conta che gli esperti di Autographer sostengano che le immagini non risultano essere state modificate: come scrivevamo sopra, infatti, proprio dall'account di Autographer proviene il tweet galeotto.