Il capo dello Stato Islamico Isis, il Califfo Abu Bakr al Baghdadi, sarebbe rimasto ucciso a seguito di bombardamenti e raid aerei mirati degli Usa. E' quello che sostiene l'intelligence curda. I servizi segreti curdi avrebbero anche scattato delle foto che, a loro dire, ritrarrebbero il cadavere del Califfo Al Baghdadi. Il raid condotto dagli americani, anche attraverso l'utilizzo di Droni, i velivoli aerei senza pilota, avrebbe colpito un'abitazione a Mosul, nel nord dell'Iraq, all'interno della quale si sarebbe trovato proprio il capo del califfato islamico al Baghdadi.

Nell'attacco a rimanere ucciso, sempre secondo le fonti dei servizi segreti e di sicurezza curdi, ci sarebbe anche un uomo molto vicino al Califfo ed esponente di spicco dell'Isis, e cioè il comandante Hajar Al-Sufi.

In poche ore tuttavia è arrivata la frenata del Pentagono. Il dipartimento della difesa Usa infatti smentisce che il cadavere fotografato dall'intelligence curda sia quello del "Califfo" anche se tuttavia i dubbi non vengono dissipati. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti infatti non ha smentito il raid aereo che secondo fonti confidenziali americane sarebbe stato portato a termine per colpire esponenti di spicco proprio del terrorismo qaidista legato al nuovo califfato islamico attivo tra l'Iraq centro-settentrionale e la Siria.

Sulla testa del "Califfo" Abu Bakr al Baghdadi, considerato dal Time l'uomo più pericoloso al mondo, gli americani hanno anche messo una taglia di 10 milioni di dollari ma ad oggi nessuno sa dove si trovi nascosto.

L'espansionismo del Califfato islamico di Abu Bakr al Baghdadi tuttavia continua a spaventare e non poco. A muoversi nei prossimi giorni potrebbe essere anche l'Egitto.

Fonti militari e di intelligence egiziana hanno fatto sapere che nella zona a sud di Rafah, nei pressi del Sinai, ci sarebbero cellule operative dello Stato Islamico che sarebbero pronte a colpire. I vertici politici e militari del Cairo a questo punto non hanno escluso un intervento su vasta scala in tutta l'area con una massiccia offensiva contro i terroristi dell'Isis.