Questa notte poco dopo le 23 (ora italiana) la navicella spaziale Cygnus a bordo del razzo Antares è andata distrutta in una esplosione spettacolare dopo pochi secondi dal decollo.

Il lancio è avvenuto sull'isola Wallops in Virginia nella base NASA Wallops Flight Facility ed è il terzo degli otto lanci concordati fra la NASA e la Orbital Science proprietaria del Cygnus. Il Cygnus, denominato da Orbital Science Deke Slayton in onore di Donald Kent "Deke" Slayton (1924 - 1993), è un veicolo spaziale non pilotato usato per il rifornimento della ISS (Stazione Spaziale Internazionale) e a cui è impossibile il rientro nell'atmosfera terrestre; ha sostituito lo Space Shuttle dal 2011 e nelle missioni è alternato a navette russe Progress delle quali una partirà già la settimana prossima proprio per sopperire alle mancanze causate dallo scoppio.

Fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone: né morti né feriti. Sono già cominciate le indagini per capire quale possa essere stata la causa dell'incidente anche se alcune ipotesi riguardano un possibile guasto ai motori, guasto che si era già manifestato all'AJ-26 duranti i test di maggio. La navetta stava effettuando la sua terza missione denominata Orb-3 per portare alla stazione spaziale internazionale ossigeno, viveri e strumentazioni come ad esempio l'innovativo Meteor, necessario per catturare tramite foto e video ad alta risoluzione le meteore che entrano nell'atmosfera terrestre. Mike Suffredini, il responsabile NASA per la ISS, rassicura sul fatto che nessuna strumentazione cruciale fosse a bordo della navetta e sia pertanto andata perduta; nessun allarme anche per le persone a bordo della Stazione Spaziale Internazionale già dotate di approvvigionamenti e ossigeno necessari per la loro sopravvivenza fino all'arrivo della russa Progress.

Intanto ci sono già pesanti ripercussioni in borsa per i titoli della Orbital Science che è già scesa del 19% e si temono ripercussioni anche sull'immagine del presidente Obama che aveva supportato ampiamente l'utilizzo dei razzi commerciali.