La decisione dellaCassazione di Roma è destinata a fare Giurisprudenza.Chiamata a pronunciarsi sulla mancata contribuzione di unimprenditore per Iva non versata allo stato, i giudici diPiazza Cavour emettono una sentenza che ribalta il giudizio di Igrado. L'imprenditore in questione non aveva potuto pagare percause di forza maggiore. Il suo unico cliente era fallito e pertantoaveva reso impossibile l'ottemperamento fiscale da parte delcontribuente catanese. La stessa Cassazione trova nelle causedi forza maggiore il motivo assolutorio per il mancato pagamentodell'Iva.

I fatti

Ilfatto viene raccontato da una giornalista de “Il Messaggero”,Cristina Mangani, che sulle pagine del quotidiano romano riporta lastoria. L'imprenditore di Catania è rappresentante legale di unacooperativa che si insinua nel passivo fallimentare del suo unicocliente allo scopo di ottenere i soldi per pagare le tasse, ma ilfallimento dello stesso avvenuto alla vigilia della scadenza fiscalene impediva di fatto di provvedere per tempo. I giudici hannorilevato che ogni caso va valutato a sé e non sempre si puògeneralizzare. E' stata accertata la buona condotta dell'imprenditoreche messo alle strette dalle circostanze ha preferito pagare glistipendi dei suoi dipendenti per non fallire anche lui. La sentenzadella corte di Appello gli era stata avversa, condannandolo in Igrado e costringendolo a rivolgersi agli “ermellini” di PiazzaCavour.

Unagiustizia etica

DallaCassazione viene trasmesso il messaggio che si tratta soprattutto diuna questione delicata che non può essere generalizzata,introducendo un criterio di eticità e vera giustizia. Riconosce leattenuanti causate dal difficile momento attraversato dalcontribuente, confermando gli ultimi orientamenti giurispsrudenzialicirca la inesigibilità sopraggiunta di poter assolvere agli obblighifiscali per evidenti difficoltà causate da altri. Chiarisce inoltreche la critica rivolta ai colleghi togati del grado precedente èincentrata sul fatto di aver ritenuto sussistente un elementopsicologico che sta alla base del reato seguendo solo unaconsiderazione assolutamente formale. Non hanno considerato lecircostanze in cui si è verificato il fatto e pertanto ne respingonole motivazioni assolvendo l'imputato.