Aggredito in un autolavaggio da un gruppo di 24enni, un ragazzo di appena 14 anni, nel napoletano, ora è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. Tutto è cominciato nel tardo pomeriggio di una giornata che sembrava come tutte le altre, a Pianura, quando quel ragazzino che fra circa un mese - se sopravviverà - compirà 15 anni, si è trovato circondato da un gruppetto di giovani più grandi di lui all'interno di un autolavaggio e ha dovuto subire la peggiore delle aggressioni. La vittima, Salvatore, avrebbe raccontato al personale dell'ospedale che l'episodio di violenza si è verificato proprio all'interno di quell'autolavaggio, anche se non ha ancora spiegato perché si trovava lì intorno alle 19 di martedì 7 ottobre. All'inizio gli aggressori l'hanno preso in giro per la sua obesità e lui credeva si trattasse di qualche scherzo innocuo che ben presto sarebbe finito, invece di lì a poco la situazione è degenerata. All'improvviso i ragazzi si sono lanciati sul 14enne, immobilizzandolo per violentarlo.

Uno dei giovani si è armato di un compressore, lo strumento che negli autolavaggi viene utilizzato per gonfiare gli pneumatici e ha cominciato ad usarlo sulla vittima, seviziandola e sottoponendola ad atroci sofferenze. Proprio l'utilizzo di questo macchinario avrebbe causato profondi danni e lacerazioni all'intestino del ragazzo che ora, ricoverato in ospedale, rischia di morire. I carabinieri, grazie al racconto di Salvatore e ad una preziosa testimonianza, sono riusciti a risalire in poco tempo ai tre giovani che hanno aggredito il ragazzo. Uno di questi, V.I., colui che ha usato il compressore, è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio e deve sperare che il 14enne non perda la vita se non vuol vedere ulteriormente peggiorare la sua situazione. Anche gli altri due aggressori sono stati identificati: siccome non avrebbero partecipato attivamente alla violenza, sono stati denunciati a piede libero per concorso in tentato omicidio. Adesso, ciò che conta è che lo sfortunato Salvatore abbia la forza per lottare e per riprendersi dalle profonde ferite riportate in seguito alla raccapricciante aggressione subita.