Ci sarebbero due grosse novità nel caso dell'uccisione di Chiara Poggi, la studentessa di Garlasco trovata morta in fondo alle scale della sua casa, in pigiama e in un lago di sangue, il 13 agosto del 2007 e del quale omicidio l'unico indagato è il fidanzato Alberto Stasi. Dopo la scoperta dell'indizio che, se fosse vero, forse incastrerebbe l'imputato definitivamente e cioè l'acquisto di un paio di scarpe su internet che non sono state trovate dai carabinieri all'epoca del delitto e che gli inquirenti stanno cercando per confrontare le suole con le impronte di sangue sul pavimento accanto al corpo senza vita della ragazza, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero emerse altre importanti novità durante il processo d'appello bis di questi giorni.

Una delle suddette novità riguarderebbe l'esistenza di un'altra bicicletta di colore grigio scuro che coinciderebbe con la testimonianza di una vicina di casa dei Poggi che ha voluto rimanere per il momento anonima. La donna ha dichiarato di aver visto, vicino al muretto della villetta, qualche giorno prima dell'omicidio della ragazza, un'altra bici di colore scuro, oltre a quella nera portata in aula e quella bordeaux da uomo con i pedali di una bicicletta da donna, come ha affermato di aver notato l'altra testimone Franca Bermani.

Un altro indizio emerso riguarderebbe il ruolo che avrebbe avuto il Maresciallo Marchetto, gestore della Caserma dei carabinieri di Garlasco e già rinviato a giudizio per falsa testimonianza, accusato di aver fatto sparire dal fascicolo della procura 41 foto che ritraevano Chiara e il fidanzato e anche una foto di Stasi, scattata da un carabiniere subito dopo l'arresto, dove si nota che l'imputato presentava alcuni graffi al braccio: foto che non era stata in un primo momento presa in considerazione come prova a sfavore del presunto assassino perché ritenuta senza importanza. Non si comprende come mai adesso, a distanza di 7 anni, l'elemento in questione potrebbe rappresentare uno degli indizi decisivi per l'accusa, ma la foto risulterebbe introvabile e si sospetta che a farla sparire si stato proprio il maresciallo Marchetto.