Si è sentito parlare spesso di sensitivi o presunti tali durante le indagini per ricostruire un omicidio ma bisogna subito dire che le loro parole non hanno alcuna rilevanza giuridica; per dovere di cronaca dobbiamo però darvi aggiornamenti sul giallo della morte di Elena Ceste ed osservare che oggi fa un certo effetto apprendere che a maggio 2014 ci fu una misteriosa "sensitiva" che consigliò di cercare la donna vicino alle cave di Isola d'Asti, precisando che era morta ed era sepolta sotto non più di 20 cm di terriccio.

La donna fu convocata dagli investigatori che, come vediamo, non lasciarono nulla di intentato per riportare Elena Ceste ai propri affetti familiari, ma ovviamente non hanno potuto darle alcuna credibilità.

La sensitiva precisò che la vittima era stata strangolata da un uomo che indossava scarponi anfibi.



Questa vicenda è tornata alla ribalta mediatica durante la trasmissione tv della Rai La vita in diretta quando è ormai pacifico che la donna è stata uccisa e resta solo da dare un nome all'autore dell'insano gesto.



Ricordiamo che il ritrovamento del suo corpo, al culmine di un'operazione investigativa piena di colpi di scena, è avvenuto il 18 ottobre 2014 in un canale di scolo vicino a Isola d'Asti. Per ora non abbiamo aggiornamenti sugli esami tossicologici. Serve ancora tempo.

Gli amici sul piede di guerra, aggiornamenti

Nel frattempo gli amici di Elena Ceste si mostrano molto infastiditi per quelle che sembrano violazioni della privacy vere e proprie e accusano apertamente i media di speculare, con informazioni non sempre fondate, sull'esistenza di presunti amanti nella vita di una donna che continua ad essere descritta come particolarmente mite e dedita alla cura dei quattro figli che naturalmente la impegnavano molto ogni giorno.

Gli amici di Elena Ceste minacciano perfino azioni legali contro i giornalisti che diffondono tali notizie, ma forse non capiscono che si scontrano col principio del diritto-dovere di cronaca degli stessi. Peraltro il fatto che Elena Ceste chattasse tramite facebook con alcune persone e che ne abbia magari incontrata qualcuna non dimostra assolutamente nulla.

Ogni adulto iscritto a facebook coltiva le sue amicizie e può avere occasione di incontrare persone che fanno parte della loro cerchia di amici senza che questo significhi nulla di preciso. Evidentemente in questa fase di grande dolore, a cerimonia funebre ancora da celebrare, prevale negli amici di Elena Ceste il comprensibile desiderio di preservare fino in fondo l'integrità dell'immagine e della reputazione di una madre di famiglia che è stata descritta come una persona molto religiosa e assudua frequentatrice della locale parrocchia.