Continuano le indagini sul caso di Elena Ceste, il giallo potrebbe però essere vicino alla svolta, si diffondono le prime voci sulle cause della morte e si parla di asfissia: la donna potrebbe, dunque, essere stata strangolata dal marito Michele Buoninconti? Gli inquirenti stanno indagando su chi potrebbe aver ucciso la mamma di Costigliole d'Asti scomparsa a gennaio 2014, il cui corpo è purtroppo ormai stato ritrovato nei pressi del rio Mersa, a pochi chilometri dove la famiglia Buoninconti viveva apparentemente una vita serena. La mamma di quattro figli, il cui allontanamento volontario non aveva mai convinto parenti e amici stretti, sarebbe stata strangolata, con buona probabilità da un uomo.

L'autopsia rivelerebbe, infatti, stando al medico legale che ha effettuato le analisi sul corpo della donna, che Elena Ceste sarebbe morta "in meno di 30 secondi per asfissia come se a stringerli le mani al collo fosse stato un uomo". Potrebbe dunque essere stato Michele Buoninconti, il marito 44 enne vigile del fuoco, ad avere ucciso in un gesto d'ira, magari per gelosia, la moglie, colpevole forse di aver intavolato amicizie compromettenti su Facebook?

Elena Ceste, novità: Le contraddizioni del marito e l'accusa di omicidio

Ricordiamo che ad oggi il marito è l'unico indagato per omicidio ed occultamento di cadavere e sebbene in più di un'occasione egli si sia dichiarato innocente e si sia detto sereno perché estraneo ai fatti , certamente dovrà rispondere alle molte contraddizioni che sono emerse.

In primis resta il giallo sui vestiti di Elena Ceste consegnati dallo stesso Michele ai carabinieri asciutti e puliti, sebbene in quella giornata piovesse e dunque gli abiti di Elena, seppur restati per una sola mezz'ora in giardino, avrebbero dovuto essere quantomeno umidi e sporchi di fango. Poi vi è il mistero degli sms pervenuti al medico di famiglia, sms scritti da una cabina ad Angri, il paese di origine del marito di Elena Ceste, casualità o tentativo di depistaggio?

Ricordiamo che in quegli sms veniva chiamato in causa il prete del paese.

Elena Ceste, novità 5 novembre: ennesimo caso di femminicidio?

La ricostruzione della dinamica della morte non è semplice perché la pioggia e il fango hanno cancellato buona parte delle tracce che l'assassino poteva aver lasciato sul corpo della povera mamma di Costigliole d'Asti.

Ci troviamo di nuovo dinanzi all'ennesimo caso di femminicidio, di cui sono piene le pagine di cronaca dei nostri giornali, o questa volta l'assassino si cela altrove e Michele Buoninconti è innocente?