"Domenica Live" sta continuando ad interessarsi al caso della misteriosa morte della mamma di Costigliole D'Asti e durante la trasmissione televisiva sono emersi nuovi elementi dalle testimonianze degli amici, dei vicini, e dei conoscenti. Due amici della famiglia sono intervenuti per difendere il marito Michele Buoninconti, unico indagato al momento per la morte di Elena Ceste. Una testimonianza anonima, però, ha accusato il marito dell'omicidio della donna di 38 anni con la "motivazione economica".

Durante la trasmissione televisiva un amico del marito Michele, unico indagato per la morte di Elena Ceste, ha dichiarato che la moglie stava attraversando un periodo di confusione ed era andata fuori di testa e che quella sera in preda a delle allucinazioni uditive.

Elena avrebbe vagato per i campi e in uno stato psichico confusionale sarebbe caduta nel fiume dove è stata trovata e nessuno l'ha vista per 9 mesi: "Pensiamo che lei sia andata fuori di testa", ha concluso l'amico testimone del marito.

L'ipotesi del suicidio dovuto ad una follia improvvisa di Elena era stata già reso nota dal marito, unico indagato per l'omicidio della donna che durante un incontro casuale con il medico legale del caso Ceste aveva rivelato che la moglie soffriva di allucinazioni e che la sera prima della sua scomparsa voci sentiva delle voci. Le dicevano che la gente pensava male di lei, che la giudicavano una cattiva mamma e che tutte le televisioni parlavano di lei.

Dunque dal racconto del marito e dalla testimonianza del suo amico la donna improvvisamente sarebbe andata fuori di testa, in preda ad ossessioni e deliri di persecuzione: tuttavia una nuova testimone che ha preferito restare anonima ha accusato il marito dell'omicidio di Elena affermando che non è stato un delitto di natura passionale ma di natura economica.

La testimone anonima nella registrazione mandata in onda da Barbara D'Urso ha rivelato che Elena tradiva il marito con gli uomini che conosceva in chat e che Michele aveva paura che la moglie gli chiedesse il divorzio tenendosi la casa di Costigliole dove viveva con i suoi 4 figli nonchè la casa di Angri intestata alla moglie anche se pagata dai parenti di Michele.

Secondo le dichiarazioni anonime "Per comprendere fino in fondo questa 'motivazione economica', bisognerebbe guardare molto lontano …".

Intanto continuano senza sosta le indagini degli inquirenti della Procura di Asti sulla misteriosa morte della mamma di Costigliole il cui unico indagato per omicidio volontario è il marito, Michele Buoninconti, un vigile del fuoco locale.

Gli sms del "Rivelatore" che accusavano il parroco don Zappino, considerati dagli inquirenti una forma di depistaggio, sono stati rintracciati e ora si stanno analizzando le immagini delle telecamere situate nei pressi della cabina telefonica di Corato da cui sono stati inviati gli sms al medico della famiglia di Elena Ceste.

Intanto Michele sembra essere diventato inavvicinabile e intrattabile tanto da arrivare ad aggredire la troupe di Porta Porta che stava facendo un servizio del caso Ceste davanti alla sua abitazione. Se volete rimanere aggiornati sugli aggiornamenti del Caso di Elena Ceste v'invitiamo a cliccare sul tasto "Segui" sotto il titolo dell'articolo.