Dopo la sentenza del processo d'appello con la quale Salvatore Parolisi è stato condannato a 30 anni di carcere per l'omicidio della moglie Melania Rea, spunta a sorpresa una nuova perizia con un'impronta che scagionerebbe l'ex militare degli Alpini. I suoi legali hanno comunicato ufficialmente che si tratta dell'impronta di una scarpa, ritrovata nei pressi dell'ormai famosissimo chiosco delle Casermette sito a Civitella del Tronto in provincia di Teramo, l'impronta sarebbe stata rilevata proprio vicino al cadavere di Melania e si tratta di una traccia insanguinata che non corrisponderebbe al piede di Parolisi.

Naturalmente non si tratta di una nuova perizia tecnica, ma la Procura della Repubblica era già al corrente di questa rilevante traccia. La Corte d'Appello di L'Aquila, non ha mai dato peso a questa impronta, in quanto ha ritenuto che era impossibile risalire alla calzatura con la quale è stata impressa sul terreno.

Questa traccia non è sicuramente riconducibile al piede di Melania: ora gli inquirenti stanno esaminando ulteriormente la perizia per vedere se è compatibile oppure no al piede di Salvatore Parolisi, che come è noto calza il numero 43. Se venisse confermata la non compatibilità con il piede del Caporal Maggiore, sarebbe un vero e proprio colpo di scena e sarebbe rimesso tutto in discussione nel processo in Cassazione.

La stranezza di quanto comunicato ora dai legali dell'ex militare, è come mai questa 'prova' sarebbe venuta fuori solo adesso e non nei due precedenti gradi di giudizio. Ancora non si può dire nulla a riguardo: è necessario attendere i rilevamenti che i tecnici porteranno a conclusione, per poter dare dei giudizi o dei pareri in merito.

La cosa certa è che questo è un avvenimento a favore di Parolisi, qualora dovesse essere confermata l'incompatibilità dell'impronta con la misura delle sue scarpe. Molto probabilmente, nei prossimi giorni si avranno notizie molto più precise e si valuterà se si tratta di una prova idonea da portare in aula, come fattore difensivo principale per il terzo grado di giudizio.