Momenti di tensione e panico nella giornata di giovedì 20 novembre in Piazza Leone a Napoli. Le forze dell'ordine intervenute sul posto per sgomberare i commercianti abusivi presenti sono stati fermati nell'esercizio delle proprie funzioni da circa un centinaio di commercianti che hanno opposto resistenza. Riusciti nell'intento di allontanarli dalla piazza, si sono spostati in Corso Garibaldi dove hanno inscenato un blocco stradale. Già venti giorni fa i commercianti che svolgevano la propria attività nel Comune di Napoli godendo di un'autorizzazione provvisoria erano stati trasferiti al mercato Caramanico a Poggioreale, ma non ritenendo idonea alle loro esigenze la nuova destinazione d'uso si erano riappropriati della piazza nei pressi di Porta Capuana.

I commercianti erano stati allontanati per il semplice motivo che il luogo nel quale essi operavano ostacolava la sicurezza urbana e l'ordine pubblico, anche a causa dell'elevato numero di immigrati prevalentemente di etnia Rom che rivendevano merci prese dai cassonetti dell'immondizia consistenti in capi di abbigliamento, suppellettili, casalinghi e altri oggetti di vario genere.

Proprio nei giorni scorsi erano stati sequestrati 16 carrozzini, colmi di materiali vari, provvedendo sul posto alla loro distruzione e alla conseguente bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Nella mattinata sono intervenuti cinquanta agenti della polizia municipale che con l'aiuto della polizia hanno cercato di portare a termine l'operazione di sgombero.

Un operazione per nulla semplice a causa della presenza dei commercianti indignati che hanno protestato a voce alta. Durante la protesta, mentre la polizia li invitava ad abbandonare il posto, hanno urlato: "chiediamo lavoro" e, inoltre, "siamo in strada per difendere il nostro futuro".

Dal canto suo, però, Francesco Gueli, rappresentante dell'area mercatale, si è schierato dalla parte di coloro che intendono ripristinare l'ordine pubblico, affermando: "Lo stato dei luoghi in quella zona è fatiscente" e "la nostra sicurezza non viene garantita.

Calcinacci, amianto e ferraglia circonda l'area a noi assegnata e così non possiamo andare avanti". La contestazione si è conclusa con la dichiarazione dei commercianti di andare avanti con la protesta fino a quando non saranno ascoltati dal primo cittadino e i commenti del presidente della IV Municipalità Armando Coppola: "Bisogna risolvere la questione di questo mercatino che sfama così tante famiglie" e il consigliere Pietro Contemi: "I commercianti ormai non sanno più che fare ".