Continua la polemica riguardo ai danni perpetrati al segretario della Lega Nord Matteo Salvini durante l'avvicinamento al campo nomadi di Bologna. Un giornalista di Sky intervista uno degli aggressori il quale spiega che l'aggressione non era stata pianificata perché pensavano che si sarebbe fatto scortare dalla polizia facendosi accompagnare fino al campo, e che la distruzione della macchina è avvenuta perché Salvini ha investito delle persone (quelle che stavano cercando di bloccare frontalmente l'automobile) e poi è scappato.
L'aggressore che ha tenuto il capo coperto durante tutta l'intervista (il video è visibile sul sito sky) ha affermato che l'espressione di rabbia nei confronti di Salvini è scaturita perché il segretario della Lega Nord è arrivato a Bologna per fare una forte provocazione razzista e incitare all'odio e alla violenza.
Il danneggiamento dell'automobile è avvenuto a causa dell'investimento dei contestatori. Il giornalista chiede cosa avrebbe dovuto fare Salvini, e il contestatore risponde che entrando nella sua (di Salvini) logica contorta avrebbe dovuto farsi accompagnare dalla polizia che era da un'altra parte e "sembrava non sapesse dove era andato a finire questo personaggio". Il dissidente precisa anche che se fosse stato scortato dalla polizia "non l'avremmo rispettato: avremmo comunque insultato, sputazzato, fatto quello che si poteva fare" e che loro non hanno mai cercato scontri con le forze dell'ordine, scontri che infatti non ci sono stati.
Salvini denuncerà chi lo aggredito, e il contestatore risponde che "allora lui riceverà una denuncia probabilmente per tentato omicidio avendo tentato l'investimento dei ragazzi e un'altra che sarà portata in sede di parlamento europeo per istigazione all'odio razziale".
Probabilmente Salvini tornerà (non era riuscito a visitare il campo nomadi) e l'aggressore risponde "lo aspettiamo, lui è un corpo estraneo" affermando che certamente rifarebbero l'aggressione. Non fornisce spiegazioni, dicendo di non essere a conoscenza dei fatti, sull'aggressione perpetrata anche ai danni del giornalista del Resto del Carlino Enrico Barbetti che inseguito, assalito e malmenato è finito all'ospedale con un gomito rotto.
Intanto ci si chiede come mai la questura non sia stata informata degli spostamenti di Salvini in tempo in modo che potesse avere adeguata protezione; Salvini afferma che la sua non è una provocazione, la provocazione è che i cittadini bolognesi paghino le bollette di luce e gas del campo nomadi. Come è ovvio ci sono pareri contrastanti sul fatto: persone che su Facebook sostengono che se la sia cercata come il giornalista Andrea Scanzi che intavola un battibecco sul social con il segretario, e persone di origine romena che lo difendono (vedi foto).