Non avremo conquistato Marte, o non avremo neppure trovato una soluzione ai mali del mondo. Questo no. Ma il 2014 sarà ricordato come un anno fondamentale per la storia del mondo occidentale. Un anno di passaggio, forse, un anno di fermento e anche di tante parole al vento, ma di fatto una anno che ha gettato le basi per un cambiamento futuro. Un anno che ha mostrato come, oggi più che mai, serva rivedere da zero le certezze del nostro caro mondo Occidentale. Prima che sia troppo tardi. Ecco i 5 fatti che ce lo hanno insegnato:

La crisi Ucraina

Comincia con la crisi in Ucraina il 2014.

Iniziato già nell'anno precedente, nel 2014 il conflitto esce dai confini ucraini coinvolgendo anche Europa e Stati Uniti. Motivo del contendere: l'indipendenza (o meno) di Ucraina e Crimea da Mosca. Sanzioni e contro sanzioni hanno caratterizzato questo conflitto. A farne le spese (per il momento) l'economia russa che ha visto uno storico crollo del rublo in queste ultime settimane di 2014. Si respira, insomma, aria da secondo dopo guerra, aria da guerra fredda.

ISIS

Non solo aria di guerra fredda, ma soprattutto aria di terrorismo. Il 29 giugno nasce ufficialmente il Califfato in Iraq e Siria, l'ISIS, la nuova organizzazione terroristica capace in un solo anno di scavalcare al Qaeda e di diventare il nemico numero uno di USA e Europa.

Una serie di raccapriccianti decapitazioni, trasmesse su YouTube a tutto il mondo, ha portato il gruppo all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale. Le vittime di questa nuova ondata di terrore sono state più di 5000 nel 2014.

Gaza

2200 vittime sulla striscia di Gaza a causa dell'ennesima guerra fra israeliani e palestinesi.

L'8 luglio Israele ha lanciato l'operazione Protective Edge, dopo il rapimento di tre studenti e una serie di attacchi missilistici da parte di Hamas. Raid aerei e bombardamenti hanno devastato la zona, colpendo soprattutto inermi famiglie palestinesi. Dopo la fine dell'ostilità, una serie di attentati terroristici a Gerusalemme sta facendo immaginare nuovamente il peggio.

Ebola

Ma il nuovo grande mostro del 2014 non ha uno Stato, non ha un governo e soprattutto non si ha la minima idea di come fare a fermarlo. Si chiama Ebola, una delle epidemie più gravi delle storia dell'umanità. Il focolare scoppia in Guinea, per passare poi in Liberia, Sierra Leone e infine Nigeria. 17.942 casi sospetti al 10 dicembre 2014. 6.388 morti. L'Organizzazione mondiale della sanità si muove in ritardo permettendo al virus di superare anche i confini africani, arrivando in Europa e USA. Una malattia alla quale ci si oppone ancora per prove ed errori, senza una strategia sicura e comune. Grazie al coraggio di medici e volontari di tutto il mondo. Lo stesso Time ha dichiarato "uomini dell'anno" coloro che si battono contro l'Ebola.

USA: un balzo nel passato

Il 2014 si chiude con due duri colpi per la democrazia americana, che hanno fatto ripiombare il Paese a Stelle e Strisce drammaticamente negli anni '60. Prima la Commissione per l'Intelligence del Senato accusa la Cia e i suoi metodici di tortura nei confronti di almeno 119 sospetti terroristi. Poi la polizia americana, in circostanze ancora confuse, uccide Michael Brown, Eric Garner, Akai Gurley and Tamir Rice, quattro afroamericani disarmati. Ed esplode per le strade quella che è stata chiamata la "rabbia nera". Iniziano una serie di manifestazioni in Usa contro i privilegi dei bianchi e l'impunità della polizia. Centro della protesta: la cittadina di Ferguson.

E, in un'istante, ripiomba in America l'incubo del razzismo.

Un anno controverso e, per molti versi, ancora incomprensibile il 2014. Un anno dal quale bisognerà, per forza di cose, ripartire. Per rigettare le basi della democrazia mondiale e per rigettare le basi di un mondo più giusto. Sembrano le preghiere velleitarie di un bambino. Ma se non si sogna almeno l'ultimo giorno dell'anno quando mai potremo farlo?