Il cadavere di Gilberta Palleschi - la donna scomparsa nel frusinate nel novembre scorso - purtroppo è stato rinvenuto stamattina a Campoli Appennino in avanzato stato di decomposizione. Un uomo si trova già in stato di fermo presso la compagnia dei carabinieri di Sora con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Il sospettato avrebbe confessato e condotto i militari nel luogo dove era stato abbandonato il corpo: in una cava che si trova a pochi chilometri dal luogo dove l'insegnante di Sora era stata vista l'ultima volta il giorno 1 novembre 2014.

Sul luogo del ritrovamento delle spoglie della Palleschi sono intervenuti i carabinieri e gli uomini della scientifica mentre il fratello di Gilberta è stato convocato nella caserma dei carabinieri di Sora per il riconoscimento del cadavere anche tramite il prelievo del DNA. In ogni caso l'avvocato della famiglia avrebbe già provveduto a confermare l'identità del corpo ritrovato in un dirupo sito in una cava a circa 20 chilometri dal luogo dove Gilberta è scomparsa.

L'indagato e reo confesso

Secondo le notizie trapelate ci sarebbe un indagato, reo confesso per l'omicidio: si tratterebbe di un uomo di Sora, professione manovale o muratore, che avrebbe cercato di stuprare la donna. L'uomo non conosceva personalmente Gilberta Palleschi e l'incontro sarebbe avvenuto fortuitamente mentre la donna faceva jogging il giorno 1 novembre.

Come comunicato dal sito Sora24 alle 18.30 la Procura di Cassino terrà una conferenza stampa nella quale verranno resi noti tutti i particolari riferiti al drammatico episodio.

Chi era Gilberta Palleschi

Gilberta era una donna buona e conosciuta da tutti: insegnante di inglese, era molto amata dagli studenti; ma aveva a cuore in particolar modo il tema legato ai bambini, infatti ricopriva il ruolo di delegata regionale dell'Unicef. La misteriosa scomparsa della donna era avvenuta circa un mese fa quando uscita per fare jogging fece perdere le sue tracce. Da subito gli inquirenti indicarono una possibile aggressione come causa della scomparsa perché erano stati ritrovati alcuni oggetti personali di Gilberta lungo le sponde del fiume Fibreno dove si era recata a passeggiare.

La scoperta del telefonino completamente infranto era avvenuta grazie a un passante che aveva trovato anche la sim del cellulare che fu poi consegnata alla polizia. Le ricerche del corpo purtroppo non avevano avuto ancora esito fino al tragico epilogo odierno.