"L'anno che verrà" cantava il compianto cantautore bolognese Lucio Dalla, nell'omonima canzone diventata simbolo della fine dell'anno; quando si è un po' in ansia per il passaggio all'anno nuovo. Una mera convenzione legata al calendario certo, ma in fondo è un passaggio simbolico diventato così forte da plasmarci la mente e il modo di pensare. Il 2014 è stato un anno molto intenso dal punto di vista nazionale e internazionale, tra nuovi sbarchi, malattie che ci hanno impaurito, referendum, terrorismo, omicidi vari ed eventuali e tanto altro allora.
E il 2015 come sarà? Vediamo quali sono i principali eventi che ci attendono aiutandoci con La Stampa. Evitando summit ed eventi che si tengono ogni anno abitualmente.
I primi sei mesi
Dal primo gennaio del prossimo anno nasce l'Unione economica fra Russia, Bielorussia, kazakhstan, Armenia, mentre l'Ucraina si defila sempre più dai russi. La Lituania entra nell'euro, il 19° Paese a farlo, mentre la vicina Lettonia assume la presidenza dell'Unione Europea. Il 24 gennaio si commemora il 50mo anniversario dalla morte di Wiston Churchill, grande Presidente britannico padre di molte frasi celebri. In Cina il 19 febbraio sarà Capodanno e subentrerà l'anno della Capra: calma, buone maniere, creatività, ma anche tendenza alla malinconia.
Il 17 marzo in Israele si celebreranno le elezioni parlamentari anticipate, per effetto della crisi proclamata da Netanyahu, elezioni come sempre molto delicate. Sei giorni sarà la volta della Svezia per le stesse ragioni e si teme l'ascesa dei populisti e delle frange estremiste. Il 10 aprile a Panama per la prima volta Stati Uniti e Cuba si vedono a livello internazionale dopo il disgelo del 2014.
Il primo maggio parte l'attesissimo evento internazionale Expo di Milano. Il 7 maggio elezioni anche in Gran Bretagna: si teme l'ascesa degli euroscettici Ukip di Farage, si ricandida David Cameron. Il 13 giugno elezioni anche in Turchia, dove Erdogan cerca il plebiscito per ritoccare ulteriormente la Costituzione.
La seconda metà
Il 22 agosto si disputeranno i Mondiali di atletica di Pechino.
L'11 settembre, se ancora sul trono, la regina Elisabetta avrà superato la regina Vittoria che regnò 63 anni e 216 giorni. Il 25 ottobre elezioni inArgentina: Cristina Kirchner non può correre per un terzo mandato e non ha ancora un erede forte a cui affidare il timone. Il 6 dicembre Spagna al voto: il premier conservatore in carica Mariano Rajoy contro i socialisti di Sanchez, ma soprattutto, contro l'incognita di Podemos, il movimento che raccoglie il movimento Indignados e dato oggi nei sondaggi primo partito.