Veronica Panarello, la madre del piccolo Andrea Loris Stival trovato morto tre giorni fa nelle campagne di Santa Croce Camerina è stata convocata in Questura a Ragusa. Ad insospettire gli inquirenti sono stati i risultati delle indagini sui filmati delle 30 telecamere a circuito chiuso sparse per la cittadina siciliana, che non hanno mostrato nessuna immagine del bambino nè prima, nè dopo le 8,30, quando la madre dice di averlo accompagnato e lasciato a scuola.
Ma la svolta che più rende complicata la vicenda è che, da un ulteriore filmato, risulterebbe che il piccolo Loris non fosse nemmeno a bordo della macchina della madre quel giorno.
Gli investigatori hanno riconosciuto la sagoma della madre e di un altro bambino, il fratello più piccolo del ragazzino. Ma nessun'altra persona, secondo gli agenti, era su quella macchina quella mattina.
Intanto in giornata sono già stati sotto interrogatorio il cacciatore che ha ritrovato il bambino, Orazio Fidone, al quale è arrivato un avviso di garanzia e il ragazzo di 18 anni, vicino di casa di Loris, con cui il piccolo aveva l'abitudine di uscire qualche volta in motorino. Proprio ieri c'era stato il ritrovamento di un paio di slip, forse gesto di un mitomane, che si era pensato potessero appartenere al bambino, ma che poi la madre ha escluso.
Finora l'unico indagato, pure se solo per atto dovuto della procura nel dover eseguire le indagini sul suo mezzo e sulle varie circostanze che lo hanno portato a rivenire il corpo senza vita del bambino, è Orazio Fidone.
In ogni caso la prova fornita dai video rappresenta forse un'importante svolta nel drammatico caso che ha colpito Santa Croce Camerina. Come se non bastasse poi a peggiorare la posizione della madre di Loris arrivata la deposizione di Antonella Stival, zia del padre di Loris, che racconta come la famiglia del piccolo "non sia proprio da Mulino bianco".
Ed è questa infatti la pista che seguono gli inquirenti: cercare di trovare relazioni utili tra la famiglia di Andrea Loris Stival e chiunque possa essersela inimicata, compreso il cacciatore che ha ritrovato il corpo, denunciato, quasi follemente, per essere stato ritrovato in possesso di ordigni esplosivi "risalenti alla Seconda Guerra Mondiale."