La tragedia si è consumata ieri sera, 24 Dicembre, a San Severino, nelle Marche. Debora Calamai è una donna di 38 anni. È separata. Ieri mattina ha avuto un diverbio con l'ex marito, Enrico Forconi, diverbio che sembra essersi risolto il pomeriggio quando i due si incontrano insieme al figlio e ai genitori di lui per pattuire l'orario in cui il nonno del bambino lo sarebbe andato a prendere la sera stessa. Simone infatti avrebbe dovuto passare il Natale con il padre. Poco dopo riceve come regalo dei Lego. La sera il bambino telefona al papà. Gli chiede se può andarlo a prendere subito perchè ha bisogno del suo aiuto per costruire un modello con i mattoncini colorati.

Inoltre dice anche questa frase:"papà voglio stare con te". Ciò che turbava il 13enne era il forte stato di stress in cui si trovava la madre. Debora dal 2005 è infatti seguita da un ospedale per problemi psicologici. Lavora come precaria presso un centro anziani.

L'affidamento del bambino era congiunto. Negli ultimi tempi il padre, un operaio di 40 anni, aveva avviato delle pratiche per ottenere l'affidamento completo proprio a causa delle condizioni della ex moglie. Questo Debora non lo accettava e presa da un attimo di follia ha inseguito Simone fino al pianerottolo per poi ucciderlo con ben 9 coltellate. L'arma del delitto è un coltello da cucina. A chiamare sia i Carabinieri che l'ambulanza sono stati i vicini di casa, allarmati delle urla dei due.

La tragedia si è consumata alle 21.30. Pochi minuti dopo è arrivato il nonno paterno. Il piccolo Simone era già a terra morto. La donna è stata trovata dai Carabinieri su una panchina con il coltello ancora in mano. Ha detto "sono contenta di averlo fatto" e poi spiega il motivo del suo folle gesto: "volevano portarmelo via".

Debora è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario e ora si trova in carcere. Il dramma è avvenuto in via Zampa 70 nel quartiere Settempeda. Il colonnello che dirige le indagini è Leonardo Bertini. Il pm di Macerata Luigi Ortenzi.