Padre Graziano, il frate indagato nella sparizione di Guerrina Piscaglia, non ha risposto nell'interrogatorio a cui è stato sottoposto questa mattina, 19 gennaio, dal pm di Arezzo. Già nei precedenti interrogatori si era avvalso della facoltà di non rispondere. Guerrina Piscaglia, 50 anni, sposata da 22 e con un figlio disabile, scompare il primo maggio 2014 dalla sua casa di Ca' Raffaello, vicino ad Arezzo.

La prima ipotesi che viene fatta è di allontanamento volontario ma presto si delinea quella del sequestro. In merito a questo sequestro di persona viene sentito Padre Graziano, parroco e guida spirituale della Piscaglia (di cui lei pare si fosse innamorata).

Il giorno della scomparsa si era recata proprio in canonica per incontrare il frate e da quel momento di lei si perdono le tracce.

Padre Gratien (Graziano) in un interrogatorio, durato 7 ore, cade in "numerose contraddizioni" che portano la Procura di Arezzo ad iscriverlo nel registro degli indagati (questo accade quando ormai sono trascorsi 4 mesi dal giorno della scomparsa di Guerrina). Si scopre che la signora ed il frate si incontravano assiduamente e avevano uno scambio di telefonate ed sms notevole. Proprio dagli sms recuperati dai cellulari del frate emergerebbe una relazione intima tra i due; in uno di questi messaggi, inviato da Guerrina sarebbe scritto "sono incinta, il figlio è tuo".

Da quel primo maggio, gli unici contatti di Guerrina sono tre sms inviati alla suocera, nei quali diceva di essere stanca del marito e che sarebbe tornata a riprendersi il figlio Lorenzo ma questo non è mai accaduto in tutti i mesi successivi e fino ad oggi. Comincia a farsi largo l'ipotesi che Guerrina sia stata assassinata.

Viene richiesto l'intervento dei Ris di Roma, che vengono incaricati di ispezionare con il Luminol la casa di Guerrina, la canonica e le auto utilizzate dai frati, per evidenziare eventuali tracce di sangue della donna.

Anche il marito è indagato per "false dichiarazioni" rese in Procura ma non esistono, attualmente, elementi a suo carico.

Ci sono altre due figure che si inseriscono, negli ultimi tempi, nella vicenda di Ca' Raffaello; il fantomatico Zio Francesco (nominato da Padre Graziano) che frequentava la canonica e anche Guerrina e il venditore ambulante marocchino, frequentatore della casa di Mirko e Guerrina. Gli inquirenti però ritengono che il primo sia un personaggio inesistente e il secondo non abbia nessun collegamento con la vicenda della scomparsa. La soluzione di questo caso sembra, ad oggi, ancora lontana.