Il Belgio è scioccato. L'agghiacciante vicenda si è consumata mercoledì scorso, precisamente a Lennik, un paesino a ovest rispetto a Bruxelles. La protagonista di questa tragedia è una donna di 35 anni, Thioro Mbow, una casalinga affetta da seri disturbi psichici. Il marito, il 55enne Hellmut Ulin, a seguito di essi ha chiesto l'affidamento totale delle loro 3 figlie. La donna era dipendente dall'alcol e da alcune droghe; inoltre era spessissimo sotto psicofarmaco. Le medicine e lo sregolato stile di vita la portavano talvolta ad essere del tutto assente e come madre e come moglie: come testimonia il marito capitava frequentemente che dormisse anche per 20 ore di seguito.

La richiesta di Hellmut è subito accettata e alla donna arriva una lettera inviata dall'avvocato di lui. È ufficiale: le 3 figliole sono affidate al papà. La donna non ci vede più dall'ira e decide di vendicarsi. Chiude le bambine in casa insieme a una grande quantità di carta e poi appicca il fuoco, impassibile. Così muoiono Omy, Abbygail e Madyson, rispettivamente di 2 4 e 6 anni. L'uomo riceve una telefonata mentre si trova a lavoro. Il 55enne lavora in un cantiere a circa 12 miglia dall'abitazione dell'ex moglie. Con voce delirante parla Thioro: "Non ti consegnerò mai le mie figlie. Ascolta le loro urla. Faresti meglio a sbrigarti e correre qui, ma quando arriverai sarà troppo tardi per salvarle: non sopravviveranno, non le salverai".

Hellmut si precipita a casa ma è troppo tardi. I corpi delle bimbe sono carbonizzati, il capannone è ancora fumante e la donna si trova in giardino che fissa "le macerie".

Viene immediatamente arrestata e con inaudita freddezza, senza mostrare neanche un po' di sentimento, dice che aveva preferito ucciderle piuttosto che affidarle ad altri.

Poi aggiunge: "Dieci minuti di urla e poi è finito tutto". La donna ha anche un'altra bambina, Dyara, che però non è stata coinvolta nel folle atto perchè figlia di una precedente relazione. Durante lo svolgersi della tragedia la piccola si trovava a scuola.