Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni erano stati condannati all'ergastolo, rimanendo per cinque anni detenuti in un carcere indiano: "Il momento più triste era quello in cui ci salutavamo ed io partivo per l'Italia dovendolo nuovamente lasciare in quella prigione" ha dichiarato Luigi Bruno, padre di Tomaso, ricordando quando il figlio era ancora rinchiuso nella sua prigione in India; Tomaso assieme all'amica Elisabetta Boncompagni furono accusati di aver assassinato il fidanzato di lei Francesco Montis, per essere liberi di poter iniziare una nuova relazione fra loro.
I due ragazzi sarebbero stati destinati all'ergastolo, se non si fosse scoperto in seguito che il Montis era morto in realtà per un'overdose; in casi diversi l'Italia avrebbe dovuto invece chiederne l'estradizione, cosa però mai avvenuta. "Nei primi due anni io e mio marito siamo stati in ottimi rapporti con i genitori di Francesco, poi dopo un servizio delle Iene e dopo la seconda sentenza di appello i rapporti si sono un pò raffreddati" ha dichiarato ai giornalisti Marina Maurizio, la mamma di Tomaso poco dopo lo sbarco del figlio all'aeroporto di Malpensa.
Si sono abbracciati lo zio di Elisabetta Boncompagni ed i genitori di Tomaso Bruno poco prima che i due giovani arrivassero; festa in grande stile da parte degli amici di Albenga giunti all'aeoroporto in pullman per accogliere Tomaso.
C'era tanta gente in trepida attesa per lui, mentre Elisabetta (42 anni) è stata accolta solamente dagli zii, i genitori anziani sono invece rimasti a Torino per alcuni problemi di salute. È arrivato poi il momento tanto atteso, la sorella di Tomaso, Camilla, è stata la prima ad abbracciare il suo amato fratello, poi è arrivato il turno della mamma, del papà, ed infine l'abbraccio con Elisabetta, la quale ha dichiarato: "È tutto alle spalle, siamo pronti per aprire un nuovo capitolo della nostra vita".
"Non ho mai avuto paura, cosa c'era da temere? Quando uno è a posto con sè stesso può affrontare qualsiasi cosa. Penso che questa sia stata la forza che abbiamo avuto noi due" ha dichiarato infine Tomaso. Dopo cinque anni nello stesso carcere a Varanasi, ognuno è infine andato per la sua strada senza neanche salutarsi, come il voler annullare tutto ciò che è accaduto e probabilmente anche la loro amicizia.