Tanti fiori, bigliettini e bandierine russe sulla Moscova, dove la notte di venerdì è stato messo a tacere per sempre Boris Nemtsov, cinquantacinque anni, ex ministro e volto noto dell'opposizione. E' stato ucciso in strada con quattro colpi di pistola, un omicidio a sangue freddo in pieno centro. Nemtsov avrebbe dovuto partecipare alla manifestazione politica prevista per oggi, manifestazione-protesta questa contro Putin ed i suoi sodali. Al posto di tale evento, è stato annunciato su twitter dagli organizzatori, un corteo in ricordo del politico scomparso.
La manifestazione era stata battezzata "Primavera" e l'opposizione aveva lo scopo prefissato di portare la Maidan a Mosca, ossia una nuova ondata di proteste cavalcando l'onda della crisi ucraina e della situazione economica russa. Tra le lacrime di chi l'ha pianto ed ha sfilato sotto le mura del Cremlino, rimane solo una domanda: "A chi ha giovato la sua morte?".
Putin il mandante? Troppo scontato
Gli oppositori hanno puntato il dito contro il potere centrale; secondo quanto emerso dalle parole dei testimoni, Boris Nemtsov stava effettuando alcune indagini per provare la presenza dell'esercito russo nel Bombas. Ciò è stato riferito anche dal presidente ucraino Petro Oleksijovic Poroshenko, Nemtsov temeva di essere ucciso e lo aveva dichiarato varie volte durante i suoi discorsi pubblici.
Tuttavia, che il mandante sia stato il potere e quindi Putin, questa è apparsa una tesi fin troppo semplicistica anche secondo i complottisti più estremi. Il presidente Putin è sembrato essere molto turbato da questo assassinio ed ha assicurato che i criminali che hanno perpetrato tale misfatto saranno presto scovati e consegnati alla giustizia.
C'è poi chi ha accusato l'estrema destra nazional-socialista, ma le indagini sono solamente agli albori; secondo una tesi (ancora tutta da confermare), i bossoli ritrovati sarebbero di armi utilizzate dall'esercito e dalla polizia russa. Nemtsov sarà sepolto martedì nella periferia ovest di Mosca, nello stesso cimitero in cui si trovano le spoglie della giornalista Anna Stepanovna Politkoskaja.