Visita storica quella di Papa Francesco a Napoli lo scorso 21 marzo. Un sabato importante per tutta la città partenopea che ha accolto con grande entusiasmo il pontefice di Buenos Aires. Tanti gli importanti messaggi lanciati ai fedeli riuniti a Scampia. Tra tutti sicuramente c'è il passaggio sulla corruzione, che in questo territorio, ma che in realtà infetta tutta Italia come testimoniano le inchieste di Roma e Milano, è particolarmente sentito. "La corruzzione spuzza" ha detto il Papa, trasformando una breve frase in un insegnamento che farà storia.

È lo stile di Francesco, che con poche parole, come era già successo con il famoso "pugno", riesce a rimanere indelebile. Nella memoria rimarrà sicuramente anche il simpatico siparietto con le suore di clausura che gli hanno reso un "affettuoso e caloroso omaggio". Tanto affettuoso che il video degli abbracci e dei baci è diventato in pochissime ore virale e ha raggiunto su Youtube le quattrocento mila visualizzazioni singole.

Abbracci e baci che stanno facendo il giro del mondo. Se l'affetto delle suore poteva già essere abbastanza, il commento del cardinale Crescenzo Sepe a fare da colonna sonora è stato il tocco in più: "Jate, sorelle, tenimm' che fà", commentava il cardinale davanti ad un attonito e un po' imbarazzato Francesco. Oggi, dalla loro pagina Facebook, le suore del monastero Clarisse di Napoli, hanno risposto a Luciana Littizzetto che ieri, a Che Tempo che Fa, le aveva definite "represse". "Ci spiace Luciana che tu abbia pensato che aspettassimo il Papa per abbracciare un uomo. Forse sarebbe il caso - scrivono - di aggiornare il tuo manzoniano immaginario delle monache di vita contemplativa".

Anche Madre Giuliana, superiora delle suore Passioniste che sabato scorso aveva abbracciato il Papa ha accolto il messaggio e l'invito dello stesso Pontefice chiedendo che "tutte queste chiacchiere si fermino. Queste parole fanno male e sinceramente non riusciamo a capacitarci di tutto questo clamore". Intanto il video continua a macinare "click".