Nel pomeriggio di domenica, nelle sale di Palazzo Marino, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha riferito alla stampa la propria volontà di non ricandidarsi alle elezioni previste per il 2016. "Ho sempre affermato che sarei stato sindaco per un solo mandato anche perché volevo che a Milano nascesse una nuova classe dirigente giovane capace di governare la città. Non ho ricevuto alcun tipo di pressione da nessuno. Lo dico con cosi largo anticipo - ha confessato - per fare in modo che la maggioranza si ricompatti e scelga il miglior candidato possibile".


Le elezioni sono infatti previste per il 2016, e proprio su questo punto, il leader del Carroccio Matteo Salvini non perde tempo per polemizzare con il tanto criticato sindaco: "Pisapia deve dimettersi subito perché Milano non può essere amministrata da un sindaco part time". Non solo, Salvini chiede che "si vada subito a votare". Il leader leghista ha da sempre espresso la sua volontà, un giorno, di diventare primo cittadino di Milano, e anche oggi, intervenendo a Prato, ha confermato il suo desiderio: "ogni leghista ambisce a guidare il suo territorio. Se servirà - aggiunge Salvini - io sono pronto, naturalmente passando dalle primarie".


Proprio sulle primarie il centrosinistra, gia da questa mattina impegnato in un lungo vertice a Palazzo Marino, sta riflettendo sulle possibili strade da intraprendere. "Con tutta probabilità - come conferma il segretario di Milano del Partito Democratico Pietro Bussolati - verrà utilizzato lo strumento delle primarie per scegliere la miglior figura possibile per proseguire sulla ottima strada intrapresa dall'attuale sindaco Giuliano Pisapia". Si era parlato nei mesi scorsi anche di una possibile corsa dell'ex ministro Maurizio Lupi, ma dopo gli scandali che lo hanno coinvolto negli ultimi giorni, la sua candidatura sembra ormai lontana. Mentre Antonio Di Pietro lancia ufficialmente la sua candidatura che "avverrà al di fuori delle logiche di partito ma al fianco della società civile".