Messico, è l'allarme sicurezza per i giornalisti. Il paese centroamericano finito quest'anno 148esimo posto sulla libertà di stampa, è da tempo terreno ostico per gli addetti dell'informazione. Ma la situazione non è in via di miglioramento, anzi. Soprattutto se si considerano gli allarmi lanciati dal report di "Article 19" secondo cui il pericolo sarebbe raddoppiato durante la presidenza di Enrique Pena Nieto. Attualmente in Messico avviene un'aggressione ad un giornalista ogni 26,7 ore. Mentre durante la precedente presidenza di Felipe Calderon era di una ogni 48,1 ore.
"Messico non preparato per la critica"
Secondo la giornalista Carmen Aristengui la democrazia messicana "non è sufficientemente preparata per la critica". Secondo la Aristengui non è accettabile che un giornalista venga spiato e perseguitato. E non lo è nemmeno che vengano minacciati. Non sorprende in tal senso che siano esponenti dello stato a minacciare più assiduamente i giornalisti: quasi una su due avviene da funzionari pubblici, seguono gli esponenti della polizia, mentre solo il 2 percento delle aggressioni avviene per mano della criminalità organizzata. La cui presenza in Messico è molto pronunciata, soprattutto al sud del paese.
326 intimidazioni ai giornalisti solo nel 2014
Secondo il report di "Article 19" nel 2014 le intimidazioni verso i giornalisti sono state ben 326. Aumentate del 20 percento rispetto al 2013 quelle rivolte alle donne, vittime di aggressioni sessuali o di aggressioni alla famiglia. Quasi la metà delle aggressioni è stata di natura fisica (43 percento) fortunatamente è più bassa la percentuale dei rapimenti: "solo" il 14 percento.
5 sono state le vittime. A queste c'è da aggiungere quella di Juan Diego Indalecio. Ucciso a 12 anni dopo un'aggressione alla "Radio Calentana" di Luvianos. "Radio Calentana" si trova in un edificio contiguo all'abitazione della famiglia Indalecio ed è stata attaccata la notte del 1 agosto del 2014. L'attacco, voluto dai narcos, era diretto al padre Benito Indalecio, che si era rifiutato di inviare messaggi a favore dei gruppi narcos. Juan Diego Indalecio è morto in un minuto.