Restare un anno nello spazio, questa la prossima sfida per lo spazio profondo.

I responsabili delle agenzie spaziali americana e russa sperano che far rimanere per un anno sulla Stazione Spaziale Internazionale l'astronauta Scott Kelly ed il cosmonauta Mikhail Kornienko, fornirà importanti dati sulla salute umana, i quali potranno aiutare le agenzie nel momento in cui si invieranno uomini su Marte.

Finora gli scienziati hanno raccolto molti dati su come si comporta il corpo umano dopo sei mesi in orbita sulla stazione, ma poco si sa di quel che accade dopo un anno.

In realtà, il record di permanenza a bordo di una stazione spaziale è saldamente nelle mani del russo Valerij Vladimirovic Poljakov che tra il gennaio 1994 ed il maggio 1995 rimase a bordo della russa MIR per 438 giorni consecutivi, ma la tecnologia di oggi consente una maggior definizione dei problemi rispetto a venti anni fa.

Il lancio in questione inizia alle 20:42 ora italiana da Baikonur in Kazakistan, con la Soyuz TMA-16M, insieme al terzo cosmonauta Gennady Padalka.

Gli esperimenti che saranno una novità per questa missione, vedranno come soggetto Scott Kelly, che ha un gemello, anch'egli astronauta, che rimane sulla Terra, così che i dati trasmessi dalla ISS verranno confrontati tra i due organismi praticamente uguali.

Questi esperimenti ricordano un po' il "paradosso dei gemelli" di Einstein, usato per spiegare gli effetti della relatività tra un gemello in movimento veloce ed un altro fermo sulla Terra.

Kornienko afferma che "l'umanità non ha intenzione di limitarsi alla vicina orbita terrestre, ma ha bisogno di esplorare gli altri pianeti, il sistema solare.

E' inevitabile. E la missione di un anno è il primo passo in questa direzione."

Si spera con questa missione di trovare gli strumenti per mitigare gli effetti nocivi di un soggiorno di lunga durata nello spazio. Ad esempio le due "cavie" controlleranno i propri occhi per saperne di più riguardo alla distribuzione dei liquidi nel corpo e di come può cambiare la forma degli occhi di un astronauta mentre è nello spazio.

Gli scienziati NASA hanno infatti notato cambiamenti negli occhi degli astronauti dei voli precedenti, dopo 6 mesi di permanenza.

Un altro studio verterà su come cambierà la flora intestinale di un essere umano dopo un anno di gravità zero, e questo aiuterà a comprendere meglio il ruolo dell'insieme dei microorganismi, detto microbiota, in salute ed in malattia. E tutto sempre tramite il confronto tra i due gemelli.