La relazione annuale dell'Intelligence italiana trasmessa al Parlamento restituisce uno scenario di crescente allerta generale e, contemporaneamente, una mappa sempre più dettagliata a proposito di precisi obiettivi terroristici in Italia.

Milano 1 maggio 2015

Il primo maggio a Milano apre l'Expo, "una vetrina per l'Italia".

Purtroppo la stessa vetrina che i movimenti antagonisti vorrebbero sfondare a colpi di mazze e pietre.

Il pericolo maggiore sembrerebbe concentrarsi attorno al giorno di apertura in modo particolare, e continuare per i seguenti due mesi anche a causa delle visite di delegazioni di capi di Stato e di Governo.



Per quanto riguarda l'Expo la minaccia è quindi interna, il pericolo non è dato dai jihadisti ma da centri sociali, movimenti per la casa, movimenti antagonisti, brigatisti "irriducibili" del circuito carcerario e anarchici.

La stessa intelligence ha affermato che attualmente i maggiori profili di rischio vengono dall'anarco-insurrezionalismo che potrebbe attuare azioni violenti qui di rilevanza nazionale e internazionale, come atto di solidarietà nei confronti degli altri militanti detenuti.

Torino dal 19 aprile al 24 giugno

Arturo Esposito, direttore dell'agenzia di informazioni e sicurezza interna (Aisi), sottolinea l'allerta per Torino nei giorni in cui avverrà l'ostensione della Sindone.

La dichiarazione è avvenuta durante la sua audizione al Copasir. Qui il pericolo è per lo più esterno, si farà maggiormente attenzione a eventuali lupi solitari e al fenomeno del fanatismo religioso in generale.

Roma dal 8 dicembre al 20 novembre 2016

Pericolosa, dati i problemi di sicurezza attuali, è anche la scelta del Papa di annunciare l'Anno Santo straordinario.



Un Giubileo straordinario anticipato di ben dieci anni, inizierà l'8 dicembre 2015 e terminerà il 20 novembre 2016.

Bari, pericolo in corso

Alle dichiarazioni dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna e a quelle del Comitato di analisi strategica antiterrorismo, si è aggiunta l'allerta del Sindacato autonomo di polizia a proposito dell'attuale situazione ad alto rischio per Bari.

Cyber terrorismo, pericolo in corso

Alla situazione già critica bisogna aggiungere anche il conflitto informatico già in corso a proposito di quella che è stata definita cyber jihad contro aziende e Governi.